L’Aston Martin è attualmente uno dei team più forti in griglia, più di Mercedes, di Ferrari, e questo successo non sarebbe stato possibile senza la grande ambizione che spinge il team. In attesa di scoprire come si comporterà la AMR23 a Monte-Carlo, il team capitanato da Lawrence Stroll ha compiuto un passo molto importante per il futuro, stringendo un accordo in ottica 2026 che mira a rendere la squadra ancora più solida, e indipendente. Questo accordo, dopo settimane di attesa e di indiscrezioni, è stato ufficializzato nella notte italiana.
Aston Martin – Honda arriva l’annuncio
Si trattava di una pura formalità, giusto per definire i dettagli dell’accordo. Ma adesso è una certezza. Honda e Aston Martin saranno un’unica entità dal 2026. Il team si chiamerà Aston Martin Honda. Un drastico cambio di rotta per il team che per anni ha fatto affidamento sulla Mercedes nella fornitura di motore, cambio e sospensioni. L’Aston Martin, è già a quota 4 podi e punta alla prima vittoria a Monte-Carlo. Dunque è arrivato il momento di emanciparsi e di fare sul serio, anche per diventare più appetibili nel mercato piloti. Fernando Alonso nel 2026 avrà 45 anni ma il suo nome, qualora non continuasse, andrebbe sostituito con uno altrettanto importante. Il pilota spagnolo tra l’altro, non ha ricordi particolarmente felici con Honda.
D’altro canto puntare su Honda, che torna in Formula 1 dopo aver portato alla vittoria Red Bull nel 2021 e 2022, per produrre un proprio motore, dà al team l’opportunità di gestire e controllare autonomamente tutta la produzione. Dal telaio al motore. Elementi che è bene vengano sviluppati insieme e soprattutto in via esclusiva.
Ora è ufficiale
La nuova collaborazione che consentirà all’Aston Martin di godere della fornitura di motori da parte di Honda dal 2026 è stata ufficializzata nella notte. Le trattative sono state condotte dall’amministratore delegato Martin Whitmarsh, manager che si era già occupato di un accordo con la casa nipponica quando era in McLaren. L’accordo riguarda solo la Formula 1 e non la produzione di serie come si era ipotizzato.
“La Mercedes è stata ed è un ottimo partner – ha commentato Whitmarsh – sono lì per vincere, ma chiaramente è anche il nostro obiettivo, e alla fine, c’è una certa incompatibilità. La decisione di cambiare è nata per questo motivo, è nella natura della F1. Sappiamo che se vogliamo vincere tra gli avversari che dobbiamo battere c’è anche la Mercedes ed è realisticamente difficile battere una squadra se fai affidamento sulla sua proprietà intellettuale, sulla sua struttura e sui suoi componenti”.
Le parole dei vertici
Toshihiro Mibe, amministratore globale di Honda, ha commentato così l’accordo che consentirà alla casa nipponica di perfezionare le proprie tecnologie per poi trasferire il tutto sulle auto da strada: “Uno dei motivi principali per cui abbiamo deciso di accettare questa nuova sfida in F1 è la scelta di diventare una serie sostenibile, in linea con gli obiettivi che stiamo perseguendo per la riduzione delle emissioni di carbonio. Inoltre la piattaforma faciliterà lo sviluppo della nostre tecnologie di elettrificazione. Riteniamo che il know-how che acquisiremo in questa nuova sfida potrà essere applicato direttamente alla produzione dei nostri futuri veicoli elettrici di serie. Honda e Aston Martin condividono la stessa determinazione per raggiungere le vittorie. Insieme cercheremo di conquistare il titolo di campione del mondo, come Aston Martin Aramco Honda”.
A dare il benvenuto a Honda, Lawrence Stroll, presidente esecutivo di Aston Martin F1: “Vorrei dare il benvenuto ad Honda e HRC nel team Aston Martin. Condividiamo lo stesso slancio, la stessa determinazione e la medesima ambizione per avere successo in pista. La Honda è un colosso e il suo successo nel motorsport è radicato nel tempo ed è impressionante. Vorrei ringraziare Mibe e Watanabe e HRC per il futuro entusiasmante che ci attenderà a partire dal 2026″.
Grandi ambizioni
L’Aston Martin ha progettato un’ottima monoposto per il 2023 e questo anche grazie alla presenza di Dan Fallows e di un team che si è arricchito di esperienza e conoscenze grazie alla campagna acquisti di Stroll. Per il team sono arrivate soddisfazioni importanti ma il gap con Red Bull è ancora piuttosto elevato. Aston Martin al momento è seconda nel campionato costruttori. Ci vorrà tempo per arrivare a lottare per il titolo, e la prima vera chances potrebbe arrivare nel 2026, con il cambio regolamentare sui motori. Proprio questo regolamento, ha convinto Honda a puntare nuovamente sulla Formula 1, e ad iscriversi come motorista nonostante non avesse ancora accordi con nessuno dei 10 team.
La Red Bull, alla quale continuerà a dare un supporto esterno fino al 2025 ha firmato infatti per un accordo con Ford. Ma l’attesa del marchio nipponico non è stata lunga. I dettagli infatti, sono stati definiti ora ma si parla di questo accordo con Aston Martin già da diverse settimane.
Poca fiducia in Mercedes
La ragione più logica del divorzio tra Aston Martin e Mercedes riguarda la spinta avanguardista di Stroll. Ma se da una parte c’è la convinzione di poter fare di più dall’altra c’è anche la consapevolezza di non avere più a che fare con la Mercedes di una volta. Quella invincibile e capace di chiudere campionati con diverse gare di anticipo. In uno scenario del genere si è limitati anche dal lavoro altrui, e questo non può essere che un intralcio per Stroll e per le sue grandi ambizioni.
Fonte dichiarazioni: Motorsport.com, FormulaPassion