Quando la ‘versione b’ della vettura di Silverstone è stata mostrata nella pit-lane di Barcellona, non pochi addetti ai lavori hanno storto il naso per le somiglianze con la RB18 di Adrian Newey. Sebbene la AMR22 abbia concetti aerodinamici simili alla monoposto leader di entrambi i mondiali, la vettura color verde lucido è stata approvata in quanto a legalità dai commissari della Federazione.
Dietrofront
I tecnici dell’Aston Martin hanno accantonato il progetto iniziale, e intrapreso una strada completamente diversa circa l’interpretazione delle nuove vetture ad effetto suolo. Il concetto di doppio fondo non si è rivelato azzeccato sulla AMR22, e la decisione di cambiare rotta andando verso la strada percorsa da Red Bull, è stata una delle notizie tecniche più rumorose del weekend catalano. Tuttavia, non solo una notizia tecnica è stata la rivoluzione del team inglese, ma anche politica.
Red Bull accusa
Christian Horner ed Helmut Marko non si sono fatti pregare per accendere le polemiche verso Aston Martin. Il manager inglese ha posto a sostegno dell’accusa di copiatura l’emorragia di personale che da Milton Keynes è andato in direzione Silverstone. Tra questi, uno dei nomi più importanti fa rima con Dan Fallow: responsabile del dipartimento aerodinamico in Red Bull, diventato poi direttore tecnico dopo il passaggio al team accusato. Horner ha timore che nel passaggio tra una squadra all’altra, ci sia stato un trasferimento di proprietà intellettuale (IP), e non solo di forza lavoro. Ciò sarebbe gravissimo per la squadra convenuta, in quanto passare da un ordinario trasferimento d’esperienza, ad uno di IP, comporterebbe sanzioni di importante magnitudo.
la FIA assolve Aston Martin
La Federazione Internazionale ha inviato i suoi uomini nella sede di Aston Martin. I commissari hanno verificato date e proprietà dei progetti della squadra, confermando come non ci fosse niente di anomalo. Insomma, la vettura di Silverstone è perfettamente legale. Se Red Bull non riuscisse a dimostrare una ‘fuga di dati’ che incrimini Aston Martin, il caso non si riaprirebbe. Occorre inoltre specificare che la ‘copiatura’ fatta in pista sarebbe stata pressoché impossibile, in quanto la Red Bull ha presentato la macchina ai test in Bahrain, e mettere in pista una vettura identica richiederebbe ben più tempo; si ipotizza dunque che la nuova versione della AMR22 fosse in grembo come minimo già da inizio anno.
FONTE: Motorsport.com Italia