La FOM non gli ha dato ancora ragione, ma Michael Andretti non sembra essersi perso d’animo. L’ex pilota americano, infatti, sta proseguendo la sua battaglia per entrare in Formula 1 collocando i vari pezzi, tra cui la recente inaugurazione di una nuova struttura in Inghilterra, all’interno del Silverstone Park. Una potenziale spada di Damocle pende però sulla testa del proprietario di Andretti Global: il potenziale limite a dieci squadre che sembra sia di possibile e futura introduzione nel nuovo Patto della Concordia in vigore dal 2026. Ma andiamo con ordine.
Nuova base per Andretti a Silverstone
Come ricordavamo, Michael Andretti ha ricevuto di recente un secco no da parte di Formula One Management, nonostante l’approvazione della FIA. Il pilota americano non si è però perso d’animo e, complice l’approvazione della FIA, ha proseguito il suo obiettivo di entrare in pista nel 2026. Dopo l’accordo con Cadillac, infatti, Andretti si è espanso in una nuova sede nel Silverstone Park, un avveniristico polo nei pressi dell’autodromo.
La sede, di quasi 4500 metri quadri, punta a diventare il nuovo polo di Andretti in Europa, con processi di produzione delle vetture, ricerca e sviluppo, elettronica e molto altro. La sede principale rimarrà comunque in Indiana, mentre la squadra che partecipa al campionato mondiale di Formula E continuerà ad avere la propria base a Banbury. In questo modo, il progetto Andretti F1 sarà diviso tra Silverstone, Indiana ed il centro di sviluppo GM nella Carolina del Nord. Per le stesse parole della squadra, “avere una base in Europa pur essendo un team americano serve ad attrarre i migliori talenti“.
A questo, poi, è necessario aggiungere un ulteriore tassello di sviluppo per Andretti: l’interesse per le formule minori. Come riportato dai colleghi di Motorsport.com, infatti, Andretti starebbe valutando di lanciarsi anche in Formula 2 e Formula 3 se dovesse riuscire ad entrare in Formula 1. Questa strada sarebbe ottimale per avere la propria academy e sviluppare nuovi piloti per il futuro. Le vetture, se la cosa dovesse andare in porto, partirebbero proprio dalla nuova base di Silverstone. Si tornerebbe così a vedere una linea diretta di piloti americani in Europa per puntare alla Formula 1. L’ultimo americano in Formula 1, dopo Logan Sargeant, è stato Alexander Rossi, vincitore della 500 miglia di Indianapolis del 2016 proprio con Andretti.
Nuovo Patto della Concordia limitato a dieci squadre?
Si pone però un enorme problema all’orizzonte per Michael Andretti: il nuovo Patto della Concordia che dovrebbe iniziare ad avere effetto nel 2026 e, per il quale, le squadre dovranno votare a breve sulla proposta di Liberty Media.
Proprio quest’ultima, di concerto con le squadre, vorrebbe evitare un nuovo caso Andretti limitando la situazione corrente ed impedendone l’evoluzione. Come riportato da Joe Saward, infatti, c’è la forte convinzione che a meno di 10 squadre non si possa scendere, e che quello sarebbe il nuovo limite.
Così facendo, quindi, Andretti si troverebbe costretto a comprare una squadra già esistente, come precedentemente provato con Sauber. Nessuno sembra però essere in vendita, almeno nello stato attuale, per cui sembra contrapporsi una enorme lotta FIA-FOM su come questa debacle debba risolversi. Di certo, Andretti non sta rimanendo a guardare, preparandosi alla partecipazione ad un campionato per il quale ha una approvazione da chi fa le regole ma non da chi deve distribuire i diritti commerciali. E non sarà una nuova base in Inghilterra a facilitare l’ingresso di Andretti se il Patto della Concordia sarà effettivamente limitato.