Se Michael Andretti stava dormendo sonni tranquilli con la macchina in galleria del vento, il comunicato rilasciato da Formula 1 deve essere stata una sveglia molto gelata. La FIA aveva approvato l’aggiunta di Andretti come undicesima squadra, ma serviva un accordo commerciale. F1 ha quindi rifiutato tale accordo per il 2025 o 2026, con una lunga spiegazione nel comunicato.
Cosa dice il comunicato
Stando a quanto riportato nel comunicato, Andretti ha avuto la possibilità di presentare la propria domanda anche a Formula 1 il 12 Dicembre 2023, seppure tale offerta non sia stata accettata. F1 ha avuto modo di analizzare la proposta, senza coinvolgere le attuali 10 squadre, ed è giunta a questa conclusione.
Nell’analisi, F1 ha stabilito che la presenza di una undicesima squadra non porterebbe alcun valore aggiunto ai fini del campionato, mentre qualsiasi nuova squadra dovrebbe prendere parte ed essere subito competitiva, puntando a podi e vittorie. La presenza di un accordo con General Motors nella forma di Cadillac è buono per il valore, ma dato che non entrerebbe in vigore prima del 2028 ci sarebbe solo l’aggravante dell’obbligo per uno degli attuali motoristi di fornire la power unit.
Proprio per questo motivo si pongono seri problemi di collaborazione. Vista la partnership con GM dal 2028, infatti, qualsiasi motorista fornirebbe il minimo indispensabile ad Andretti e nulla più, rendendo di fatto la squadra “poco competitiva“. La volontà di entrare nel 2025, inoltre, alla fine del ciclo di regole, rende molto complessa l’approvazione della squadra. Con le nuove regole del 2026, infatti, Andretti dovrebbe fare due auto con regole diverse in due anni. Il livello di difficoltà della Formula 1 è diverso da quello di altre serie, e Formula 1 dubita delle potenzialità di Andretti.
In conclusione, l’analisi economica non porterebbe grandi benefici a Formula 1, ma al contrario sarebbe la stessa serie a dare benefici ad Andretti. Pertanto, F1 rivaluterà Andretti in ottica 2028, con nuove regole ed un motorista ad hoc che aumenterebbe il valore di Andretti.
Cosa comporta questa situazione
La decisione di Formula 1 comporta una presa di posizione molto forte. Andretti, nonostante la mole di record in altre serie, non viene visto come un possibile concorrente con potenzialità di vittoria o partecipazione competitiva. Al contrario, è General Motors a sedurre Formula 1, con la possibile rivalutazione della proposta nel 2028 legata proprio alla casa motoristica. Il mondo social non ha preso bene la notizia, anche a causa di cambi di nome delle attuali squadre.
C’è chi si chiede perché Andretti non abbia tentato la strada Audi, acquistando una scuderia già esistente; c’è chi commenta che, ad essere competitivi, siano solo gli uomini Red Bull. C’è il nome “Andretti” che, da solo, dovrebbe pesare più di “Visa Cash App RB” o “Stake F1 Team Kick Sauber“, senza nulla togliere alle rispettive squadre. Un cognome importante, l’ultimo campione del mondo americano. Visto l’impegno di Michael Andretti, c’è veramente da chiedersi se il valore di Andretti sia così basso rispetto ad altri. In vena polemica, mi domando se sia meglio una squadra che offre prospettive future come Andretti-Cadillac o, al contrario, sia meglio legare la propria immagine a nazioni che usano lo sport per il proprio brandwashing, compagnie che si occupano di pura economia o di scommesse online. Ribadisco, senza nulla togliere alle squadre coinvolte, ma non si può parlare di “poco valore nel brand Andretti”.
Formula 1 ha dimostrato ancora una volta come sia legata solo ed esclusivamente al denaro. Nulla meno, nulla più. E se da un lato è comprensibile, dall’altro lascia solo un forte senso di amaro in bocca. E potete star certi, lettori di YawClub, che la faccenda non è ancora finita, ma proseguirà in tribunale o nelle sedi competenti.