Non c’è mai limite al peggio, di questo ormai ne è consapevole Fernando Alonso che vive di alti e bassi la sua relazione con Alpine. Più bassi che alti, contando i ritiri, i guasti, gli errori nelle strategie. Dopo aver cambiato Power Unit ad Austin, in Messico, nella gara successiva è arrivato l’ennesimo problema di affidabilità. “Unbelievable, what a season. What a season“ è la frase che riecheggia nel box Alpine e che fa sbiancare l’ingegnere di pista del due volte campione del mondo che non sa proprio come controbattere a questa affermazione.
Un problema può sempre capitare ma quello in Messico non è un caso isolato, e il “what a season“, detto quando stava comodamente archiviando un altro GP in una ottima settima piazza, rappresenta proprio il riassunto di una stagione problematica, in cui poche volte Fernando è stato artefice del proprio destino. In quasi tutte le 20 gare stagionali Fernando ha dovuto stringere i denti per problemi di varia natura. Tutti e 5 i ritiri – 6 se si tiene conto anche della Sprint in Austria a cui non ha potuto prendere parte per un problema elettrico – sono arrivati solo per problemi alla sua monoposto o per errori altrui – come Spa, o Imola. Il ritorno in Alpine/Renault sta terminando nel peggiore dei modi, dal 2023, anzi già da Abu Dhabi, avrà l’occasione di salire sull’Aston Martin per i primi test in vista della prossima stagione nel suo nuovo team.
La frustrazione
Fernando Alonso vorrebbe voltare pagina il più in fretta possibile e vede nei problemi una sorta di accanimento del destino, o del team che punzecchia costantemente, contro la monoposto che porta sulla livrea il suo numero, il 14. Il primo vaso si è riempito da tempo e il secondo è traboccato proprio in questo weekend in Messico. “Per la vettura n.14 ci sono sempre problemi di affidabilità.” ha commentato un Fernando Furioso che non riesce più a scollarsi di dosso il malcontento e il disappunto.
“Il mio livello è più alto dall’inizio della stagione ma i risultati e la classifica alla fine dell’anno saranno tra i più bassi. Quindi è un po’ frustrante, ma non posso fare nulla”. L’Alpine ha puntato tutto sulla potenza, sacrificando necessariamente l’affidabilità in vista del congelamento dei motori. Questo però ha segnato in modo negativo tutta una stagione, e la lotta per il quarto posto con la McLaren che si sarebbe potuta chiudere ben prima delle ultime gare.
Questo è il suo terzo guasto al motore in sette gare dalla pausa estiva. Senza tutti questi problemi la sua stagione sarebbe stata diversa, e avrebbe potuto raggiungere Lando Norris.
“Penso di aver perso 60 punti quest’anno, quindi ne aggiungiamo altri sei, quindi sono circa 66, e ovviamente tutti gli altri ne traggono vantaggio, perché tutti ne guadagnano due in più del dovuto. È semplicemente incredibile che solo una o due auto si ritirino in ogni gara, e una è sempre l’auto 14. Penso di aver fatto saltare in aria cinque motori quest’anno, [più] il problema in Australia nelle qualifiche e in Austria non ho nemmeno iniziato la gara perché era un blackout.“
“Penso che in 19 gare, più o meno nel 50% delle gare, non abbiamo ottenuto i punti che meritavamo.“
Alonso: “Voglio solo arrivare ad Abu Dhabi”
Alla domanda sulle sensazioni per il Brasile, la prossima gara tra due settimane, la risposta di Alonso ha ulteriormente rafforzato la sensazione di essere ansioso che questa stagione finisca. “Non mi interessa,” disse. “Andrò lì, guiderò il più velocemente possibile, andrò ad Abu Dhabi e festeggerò con il team la nostra ultima gara e poi tornerò a casa” ha concluso il pilota spagnolo.
Fonte dichiarazioni: The Race