Siamo ancora nel pieno della stagione 2022, una stagione alquanto insolita e imprevedibile anche per via del nuovo regolamento tecnico, che ha concesso ai team di ripartire da zero, stravolgendo le gerarchie in pista. La Formula 1 cresce, evolve e un altro passo di questo processo è rappresentato dall’introduzione della nuova generazione di Power Unit nel 2026. L’arrivo di questo nuovo ciclo motoristico porterà al Circus anche due nuovi motoristi: Porsche e Audi. Se per quanto riguarda Audi c’è ancora qualche dubbio sul team che affiancherà, il matrimonio di Porsche con Red Bull sarebbe già cosa certa, con l’acquisizione da parte di Porsche di una partecipazione del 50% nelle operazioni di F1 della Red Bull.
Tuttavia l’accordo non è stato ancora ufficializzato per via di un ritardo nell’approvazione del regolamento sui motori 2026. Questo ritardo ha portato le due parti a scartare la prima data per l’annuncio della partnership, ovvero il weekend del Gran Premio d’Austria, gara di casa della Red Bull. L’annuncio definitivo sarebbe dovuto arrivare quindi il 4 Agosto con il via del Consiglio Mondiale della FIA, ma siamo al 5 Agosto, nel pieno della pausa estiva, la tensione nel Gruppo Volkswagen sale ma tutto tace. Perché?
Questione di dettagli
Quello che preme, da una parte e dall’altra è avere delle garanzie, chiarezza su alcuni dettagli non ancora definiti, come il tetto dei costi, il numero di ore consentite per i test al banco per i nuovi costruttori, o il materiale utilizzato per realizzare i pistoni dei motori. Senza un chiaro punto di riferimento sui criteri per la costruzione dei nuovi motori si è accumulato un ritardo nella votazione elettronica prevista dal World Motor Sport Council, inizialmente prevista per il 2 agosto. “La decisione del consiglio di amministrazione di VW è questa: se i regolamenti tecnici soddisfano i loro criteri, allora hanno il mandato per entrare in Formula 1″ ha dichiarato il super consulente Red Bull Helmut Marko a Motorsport-Total.com.
“Questo riguarda principalmente il tetto dei costi, la sostenibilità, il carburante a zero emissioni, le pari opportunità in quanto nuovi arrivati, una maggiore capacità di calcolo e così via. In termini puramente formali, tuttavia, questi nuovi regolamenti non esistono ancora. Si presume che il presidente della FIA li metterà presto ai voti con una consultazione tramite e-mail. Solo allora le cose prenderanno ufficialmente il via“.
Tutto rimandato
La votazione è stata posticipata all’8 agosto ed i risultati, dato che i membri dispongono di qualche giorno per votare, potrebbero tardare ulteriormente a causa della pausa estiva. Alla fine della fiera si arriverebbe dunque a metà mese per l’annuncio ufficiale da parte della Red Bull che nei giorni scorsi ha annunciato che la Honda continuerà a fornire assistenza tecnica per le sue power unit e i suoi motori fino alla fine del 2025.
Sulla possibilità che questi ritardi siano dovuti a pressioni da parte di altri team competitor come Ferrari e Mercedes, che hanno prontamente smentito l’ipotesi in questione, Helmut Marko non nega che, secondo lui alcuni team stanno “cercando di ottenere il meglio per loro stessi”, rubando tempo ai nuovi arrivati per prepararsi.
Fonte: Motorsport.com