Ci siamo: un’altra stagione si sta per chiudere. Come da tradizione, sin dal 2014, l’appuntamento finale del calendario di F1 è quello di Abu Dhabi. Il circuito arabo è quindi pronto ad ospitare l’atto conclusivo di questo Mondiale.
La storia del circuito di Abu Dhabi, segnata da Mercedes e Red Bull
Il circuito Yas Marina è un tracciato permanente costruito sull’isola di Yas, a 30 minuti dalla capitale degli Emirati Arabi Uniti, Abu Dhabi. Progettato dall’architetto Hermann Tilke, è lungo 5281 metri, presenta 16 curve (9 a sinistra e 7 a destra) e 2 zone DRS, poste tra le tornate 5 e 6 e tra la 8 e la 9.
Da molti definito come uno dei circuiti più brutti della Formula 1, venne modificato nel 2021 per aumentarne la spettacolarità. La chicane che portava sul primo lungo rettilineo venne rimossa, con un ulteriore ampliamento della sezione stradale fino a 20 metri. Inoltre, l’altra chicane presente in curva 9 venne anch’essa eliminata per fare spazio ad un curvone che si percorre in quarta marcia. Questi cambiamenti, insieme ad altri minori che permettono una velocità maggiore in curva, ha aumentato le possibilità di sorpasso e la vivacità delle gare.
A livello di palmares, si riscontra un’egemonia fra Mercedes e Red Bull. Questi sono i due team che hanno vinto di più sul suolo arabo (6 vittorie per entrambi). Le altre due edizioni disputate (si è corso per la prima volta nel 2009) hanno visto trionfare una McLaren (Hamilton) ed una Lotus (Raikkonen). Lewis Hamilton il più vincente con 5 primi posti, seguito da Sebastian Vettel e Max Verstappen con 3.
Il record assoluto della pista e quello ufficiale appartengono entrambi a Verstappen. Il primo tempo è 1’22”109, il secondo è 1’26”103. Entrambi sono stati fatti segnare nel week-end del 2021.
La notte sul circuito di Abu Dhabi porta tanto carico aerodinamico
Il gran premio a Yas Marina ha una particolarità. Come ormai tante altre gare nel calendario, si corre in notturna. Questo porta ad un abbassamento delle temperature. L’asfalto in sé presenta un grip medio, ma diventando più freddo le gomme non entrano nella finestra di funzionamento corretta in fretta. Servirà quindi una vettura abile nello scaldare le gomme velocemente.
Pur possedendo due lunghi rettilinei, il circuito si presta più ad un assetto da medio-alto carico. Si cerca infatti una macchina molto puntata, con un sottosterzo praticamente minimo.
Max per vincere ancora, Ferrari per cercare il riscatto
Per l’ultima volta, è il momento delle previsioni. Un’annata perfetta quella di SuperMax, che ovviamente vuole vincere ancora. È lui, come del resto da inizio anno, il favorito per la vittoria. Chi si gioca tanto è invece la Ferrari. A soli 4 punti dalla Mercedes, il team italiano cerca riscatto dopo ciò che è successo sulla macchina di Sainz nelle FP1 a Las Vegas. Inoltre, la vettura di Maranello è chiamata a confermare la prestazione superlativa nel GP americano, per confermarsi seconda forza per la prossima stagione.
Articolo di Francesco Orlando