Dopo un 2022 in cui la squadra con base a Silverstone ha chiuso il campionato al settimo posto, a pari punti con Alfa Romeo, Aston Martin si lancia nel 2023 con un’ottica ben diversa. La squadra capitanata da Lawrence Stroll, infatti, avrebbe intrapreso una strada che la porterebbe ad una filosofia molto più simile a Red Bull.
Il vicedirettore tecnico, Eric Blandin, ha spiegato come la AMR22 fosse diventata una vettura laboratorio, in ottica 2023. Si è visto fin da subito un passo indietro nelle prestazioni, con le estreme difficoltà nella prima parte di stagione. L’introduzione di numerosi aggiornamenti ha aiutato Aston Martin a guadagnare terreno, anche grazie ad una buona serie di arrivi a punti. Inoltre, l’arrivo del nuovo direttore tecnico Dan Fallows ha contribuito al cambio di filosofia, dato che Fallows aveva precedentemente lavorato in Red Bull.
Proprio quest’ultimo, durante la stagione, ha parlato di come la situazione all’interno della squadra sia cambiata già da inizio stagione, quando la filosofia della vettura era stata individuata come errata ed è servito un lungo lavoro per una conversione più adeguata al nuovo regolamento. Inoltre, Aston Martin aveva adottato già una filosofia simile a Red Bull dal Gran Premio di Spagna, con la vettura estremamente simile a quella di Milton Keynes. Dal 2023, quindi, dovremmo vedere un nuovo concetto di Aston Martin, molto più simile in filosofia alla vettura campione del mondo. Le nuove scelte tecniche dovrebbero aiutare nella gestione delle altezze da terra e rigidezze, vista anche la Direttiva Tecnica contro il porpoising.
Sempre Blandin ha spiegato come nella nuova vettura ci sia il 90% di componenti nuove, ed il 95% di superfici aerodinamiche riviste. Insomma, la nuova vettura per Fernando Alonso e Lance Stroll parte già con un intento ben preciso: lanciare la sfida ad Alpine e McLaren.