Che le controversie sulla direzione gara non si sarebbero di certo fermate con il licenziamento di Michael Masi, dopo Abu Dhabi 2021 ne abbiamo avuto il presentimento e poi la conferma nella stagione successiva. Nel 2022, primo anno della gestione del presidente Mohammed Ben Sulayem, diversi episodi hanno scatenato una nuova tempesta verso la FIA, riaccendendo la polemica. La mancanza di un regolamento chiaro e universale ha vanificato gli sforzi della Federazione che, tra alcuni importanti provvedimenti, aveva individuato due figure in alternanza per il ruolo di direttore di gara: Niels Wittich ed Eduardo Freitas.
Uno degli episodi più controversi, per lo meno a livello di sicurezza, è stato quello della gru per recuperare una vettura ferma in condizioni di bagnato estremo a Suzuka, con regime di Safety e le macchine ancora in pista. Da quell’episodio, che ha tristemente ricordato le dinamiche dell’incidente mortale che ha coinvolto Jules Bianchi nel 2014, proprio sul tracciato Giapponese, la direzione gara è stata affidata esclusivamente a Wittich per le restanti gare del calendario. Sebbene non ci siano ancora ufficialità sembrerebbe che Ben Sulayem stia formando un nuovo gruppo di direttori gara, segnando dunque l’ennesimo cambiamento.
Una squadra da più elementi
Si può sempre migliorare. Nel caso della FIA, si deve migliorare e questo è emerso anche nella stagione 2022. Non solo per tutelare la sicurezza dei piloti ma anche l’integrità morale dello sport, che richiede una linea guida chiara e universale. Soprattutto visti gli sforzi per risollevare le sorti della categoria negli ultimi anni. Episodi che riguardano ricorsi, track limits, penalità, se e quando esporre la bandiera rossa, sono all’ordine del giorno in Formula 1 ma proprio per questo dovrebbero essere gestiti in maniera più omogenea per evitare di generare confusione anche negli spettatori.
Per farlo, Ben Sulayem, come riportato dalla rivista spagnola Soy Motor, ha chiarito la strada da seguire dal 2023. “C’è un percorso in atto, abbiamo una squadra che sta lavorando alla formazione dei commissari e dei direttori di gara. Non può essercene uno solo e fare affidamento totale su di lui per l’intera stagione, dobbiamo pensare a formare una seconda linea. Se vogliamo supportare il mondo dei motori, dobbiamo essere preparati, fornire la formazione e crediamo che da qualche parte ci sia un commissario o un direttore di gara migliore: per questo diciamo contattateci e vi formeremo”.
Sarà dunque una figura a più teste, quella del direttore gara. Bisognerà vedere se saranno tutte nuove o se almeno a Wittich verrà data una seconda opportunità. Un sistema che però non piace ai piloti e ai team che vorrebbero vedere una sola figura come riferimento, per dare anche continuità. Il rapporto della FIA con la F1 sta diventando sempre più teso, poiché i continui errori dei direttori di gara combinati con il conflitto tra i due sull’aggiunta di un ulteriore team di F1 hanno portato a tensioni. Per far funzionare l’intera macchina le due realtà devono viaggiare sullo stesso binario.
Fonte dichiarazioni: Autosprint