La Formula 1, ormai giunta nel periodo Natalizio, è pronta a dare il benvenuto al 2023 e a focalizzarsi all’inizio della nuova stagione. L’anno pronto a chiudersi è stato assolutamente positivo, sotto tanti aspetti. Pensandoci, tra i principali, rientra senza dubbio l’affluenza delle persone presente ogni weekend sugli spalti. In ogni Gran Premio, il tutto esaurito è stata una delle poche certezze che ha accompagnato i piloti a scendere in pista.
L’ultimo anno di Ross Brawn
Tra i vari eventi che hanno coinvolto la Formula 1 e la FIA, il 2022 è stata anche l’ultima stagione di Ross Brawn come direttore generale e responsabile del progetto F1-Liberty Media. Si interrompe un rapporto molto lungo, durato ben sei anni, con Brawn che ha scelto di ritirarsi facendo un resoconto del suo operato.
“Il sistema di governance è stato migliorato, ora abbiamo molta più flessibilità e non è necessaria l’unanimità affinché lo sport possa fare dei cambiamenti.”
Sprint in aumento? “Non escluderei di farle in ogni weekend”
Uno dei temi più al centro di discussione, oltre al caso budget cap(vedi quanto successo alla Red Bull), è il capitolo Sprint. Inaugurate due anni fa con un massimo di tre mini-gare all’anno, le Sprint hanno ricevuto un aumento nel 2023, annata in cui ne avremo sei. Un numero che, almeno in base a quanto ipotizza Brawn, ha ancora margini di aumento.
“Abbiamo introdotto il budget cap e modificato il format dei weekend di gara. Credo che le qualifiche siano molto buone. Le tre fasi tengono alto l’interesse degli spettatori per l’intera durata e di tanto in tanto presentano alcune interessanti variabili. Su questo credo che la Sprint è stata una scelta giusta che ha funzionato e per questo ne avremo sei nel 2023. Non so se sarà questo il numero ufficiale; alcuni ritengono che dovremmo avere una Sprint a ogni gara. Vedremo se le cose si evolveranno in questa direzione. La Sprint sicuramente ha ravvivato l’intero weekend e offre tre giorni di azione in pista“.