Come annunciato nelle ultime settimane, Honda e Red Bull Powertrains si sono iscritti come Costruttori dal 2026. Questo dovrebbe quindi concludere la partnership tra la casa giapponese ed il team di Milton Keynes dopo l’annata 2025, quando HRC smetterà di fornire i motori congelati alla scuderia austriaca. Quindi, quest’ultima dovrà trovare un nuovo aiutante per progettare le PU oppure mettersi in proprio.
Porsche andata, Ford ci prova?
Sembrava tutto fatto per l’accordo tra Porsche e proprio Red Bull e, sempre secondo il team principal della scuderia Christian Horner, mancava solo la firma. Ma qualcosa è saltato: infatti, la casa tedesca voleva dei poteri che avrebbero diminuito quello dello stesso Horner e di Helmut Marko, cosa che non è affatto piaciuta e si è deciso di non andare avanti nella trattativa. Con Audi già legata a Sauber, una delle poche porte rimaste spalancate per il team campione del mondo 2022 è Ford i, che conosce già il circus della F1 vista la sua esperienza con Cosworth dal 1966 al 2004 quando si decise di vendere il loro team, la Jaguar, ad un nome molto ricorrente nella storia della RB, Dietrich Mateschitz.
Inoltre, la casa americana si è spinta ormai da qualche anno in direzione dei carburanti sostenibili e verso l’elettrico e la massima categoria del motorsport mondiale potrebbe essere un ulteriore aiuto per sviluppare i motori per le loro auto stradali.
Ecco perché Ford sarebbe un grande colpo anche per Liberty Media
Non lo si nasconde più: da quando Liberty Media ha acquisito le quote della F1, ci si è spinti sempre di più verso l’Atlantico e, quindi, in America, ed i risultati sono stati addirittura migliori di quelli sperati, con milioni di persone che hanno cominciato ad appassionarsi anche a questo sport da sempre non ben visto dalla popolazione degli USA. L’approdo di un costruttore americano andrebbe perciò in direzione della volontà del colosso multimilionario di espandersi proprio in quella zona del mondo.