Archiviata la stagione 2022, è tempo di dare i voti a ogni pilota in griglia. Scopriamo i voti dei 20 piloti full-time del 2022 con le nostre pagelle
Nicholas Latifi: 4
Ha cominciato la stagione ancora scosso da quanto accaduto sui social dopo Abu Dhabi 2021, ma questo non giustifica una stagione da ultimo della classe. Tanti bassi e pochissimi squilli, tra cui la qualifica a Silverstone e la gara in Giappone (in cui ha conquistato gli unici due punti dell’anno).
Alexander Albon: 7
I numeri (19esimo in classifica piloti con 4 punti) non rivelano la bontà della sua annata, in cui ha spesso portato la Williams più in alto di dove si pensava. Ha chiuso la maggior parte delle gare nei primi 13 con un’auto che è sempre stata per distacco la peggiore in griglia.
Guanyu Zhou: 6
Ha zittito le critiche di chi, ancor prima di vederlo in azione, gli dava del pay driver. Tre arrivi a punti che sarebbero potuti essere di più senza i vari problemi di affidabilità dell’Alfa Romeo. Paga il confronto con Bottas, ma per un debuttante è stato un anno da sufficienza.
Yuki Tsunoda: 5
Tre arrivi a punti nelle prime sei, poi il vuoto. La sensazione è quella di aver visto un passo in avanti rispetto al 2021 ma il giapponese è ancora troppo discontinuo per rimanere a lungo nel Circus. Il 2023 sarà l’esame più importante: dovrà dimostrare di essere maturato definitivamente, altrimenti l’Alpha Tauri potrebbe decidere di non rinnovargli il contratto.
Mick Schumacher: 4.5
I suoi incidenti sono costati troppo alla Haas per dargli un’altra opportunità nel 2023. Con un’auto nettamente migliore del 2021 ha occasionalmente soddisfatto le aspettative, ma il confronto con un Magnussen rientrato all’ultimo dopo il caso Mazepin pende totalmente a favore del pilota danese.
Lance Stroll: 6
Il canadese è migliorato sul finire di stagione assieme agli sviluppi della sua Aston Martin e non è stato nemmeno così lontano da Vettel come ci si aspettava, soprattutto in qualifica. Ciononostante, ha commesso gravi errori ad Austin e Interlagos ai danni di Alonso e Vettel, ma non si merita un’insufficienza.
Pierre Gasly: 5.5
Dopo un 2021 chiuso con 110 punti, il francese termina il 2022 con 23. Da ormai un paio di anni molti si interrogano su cosa sarebbe in grado di fare in un top team e il passaggio in Alpine nel 2023 gli permette sicuramente di esprimersi in un palcoscenico più importante. Tuttavia, la sua stagione è da bocciare: non ha annientato il compagno Tsunoda come nel 2021 ed è stato protagonista di svariati incidenti che lo hanno quasi portato ad essere sospeso per una gara.
Kevin Magnussen: 7
Chiamato una settimana prima della gara inaugurale per sostituire Nikita Mazepin dopo un anno lontano dalla F1, il danese ha subito fatto vedere di che pasta è fatto chiudendo quinto in Bahrain. Il resto dell’anno è stato un po’ altalenante ma l’ha visto comunque arrivare a punti in diverse occasioni. La pole in Brasile, infine, è stata la ciliegina sulla torta. I suoi voti non possono che esser positivi. Una bella riscoperta per il Circus.
Sebastian Vettel: 7
Quest’anno si sono visti due Sebastian Vettel. Il primo, gravemente insufficiente, ha corso dall’Australia alla Francia e ha collezionato solo 4 arrivi a punti, gli stessi del compagno Stroll. Il secondo, rinato dopo l’annuncio del ritiro dalle corse e aiutato anche dagli sviluppi di un’Aston Martin in ascesa, ha fatto intravedere per un’ultima volta il vero Sebastian Vettel. Il voto, quindi, è una media tra i due.
Daniel Ricciardo: 4.5
Come nel 2021 e più del 2021, è stato demolito dal compagno Norris. Escludendo qualche zampata (vedi Australia, Singapore o Messico), l’australiano è sembrato la brutta copia del Ricciardo temuto da tutta la griglia solo pochi anni fa. I voti, e le prestazioni, parlano chiaro. La separazione con la McLaren è stata inevitabile.
Pagelle 2022: i voti della top dieci
Valtteri Bottas: 7
Il finlandese cinque volte campione del mondo costruttori ha soddisfatto nella sua prima esperienza da team leader, trainando l’Alfa Romeo fino al sesto posto (non accadeva dal 2012). La sua prima parte di stagione è stata semplicemente fenomenale, con 6 gare a punti nelle prime 8. Poi la sfortuna, l’affidabilità e gli sviluppi non all’altezza non gli hanno permesso di continuare il trend. Nonostante questo, ha risollevato la testa con 2 arrivi a punti nelle ultime 3 gare e ha conquistato un ottimo decimo posto nella classifica piloti.
Fernando Alonso: 8.5
A 41 anni un pilota normale ha appeso il casco al chiodo e si gode le corse da casa. Alonso, però, non è un pilota normale e ha portato l’Alpine a combattere con i top team in svariate occasioni (Montreal in qualifica, Silverstone e Interlagos tra tutte). Con un po’ più di fortuna e di affidabilità della sua monoposto sarebbe potuto essere best of the rest.
Esteban Ocon: 8
Ottima annata quella del francese, che si toglie lo sfizio di battere niente meno che Fernando Alonso in classifica generale e di tenere dietro Lewis Hamilton sotto la pioggia in Giappone. Vero, lo spagnolo è stato tra i piloti più sfortunati questa stagione, ma ciò non toglie nulla al valore di un Ocon che dopo un buon 2021 ha ulteriormente alzato l’asticella delle proprie prestazioni.
Lando Norris: 9
Con una macchina non all’altezza di lottare per il quarto posto costruttori, si è caricato tutta la squadra sulle spalle e ha battagliato da solo contro Alonso e Ocon finché la matematica lo consentiva. Per quanto riguarda la classifica piloti, chiude come migliore degli altri con ben 30 punti di vantaggio sugli inseguitori ed è anche l’unico a finire a podio tra i piloti del midfield. Ottimo lavoro.
Lewis Hamilton: 8
Nelle prime gare la Mercedes lo usa per sperimentare e si vede, poi inizia a fare sul serio e torna l’Hamilton di un tempo. Nonostante questo, viene battuto in classifica generale da un ottimo Russell e, per la prima volta in carriera, chiude l’anno senza una pole e una vittoria. Un passo indietro evidente rispetto al passato. I voti di gara in gara sono aumentati e l’8 è più che meritato.
Carlos Sainz: 7.5
Dopo aver superato le aspettative di tutti nel 2021, non riesce a tirare fuori il meglio da una F1-75 che nella prima parte di stagione è la macchina migliore del mondiale. Su ben 6 ritiri quattro non sono colpa sua, ma resta un gradino indietro rispetto a Leclerc. Riesce comunque a portarsi a casa 3 pole e una vittoria, ma c’è margine di miglioramento.
George Russell: 9.5
Al primo anno in un top team non delude le aspettative e con una costanza spaventosa porta una W13 da rivedere al quarto posto nel mondiale piloti, conquistando sia una pole position sia una vittoria e battendo sua maestà Lewis Hamilton. Debutto mica male.
I voti del podio
Sergio Perez: 7.5
Una partenza al palo e due vittorie non sono abbastanza per chi ha come compagno di squadra un pilota che ha vinto 15 (!) gare in una sola annata. Tra tutti i top driver, è quello con le statistiche peggiori nel confronto con il compagno. Il messicano rimane in ogni caso un pilota solido, ma da quando le Mercedes sono tornate ha dato l’impressione di essere il peggiore tra i top 6.
Charles Leclerc: 9.5
Un inizio di stagione che ha fatto illudere tutti i ferraristi, poi tanta sfortuna e anche un paio di errori (Francia tra tutti). L’anno di Charles resta in ogni caso ottimo, impreziosito dal titolo di vicecampione conquistato in extremis all’ultimo round. Sperando che l’ascesa continui nel 2023.
L’ultimo dei voti, ma non per importanza Max Verstappen: 10
Una delle stagioni più dominanti nella storia della Formula 1: 15 vittorie e mondiale vinto con quattro gare di anticipo. Nella prima parte estrae il massimo da una macchina inferiore alla Ferrari e si porta in testa al mondiale, nella seconda vince partendo da qualsiasi posizione e alla fine gestisce il vantaggio. Se dopo l’anno scorso qualcuno dubitava ancora, quest’anno Verstappen è entrato tra le leggende di questo sport.