Nel corso del Gran Premio del Brasile disputato domenica, durante il periodo di Safety Car per recuperare la vettura di Norris, la direzione gara ha autorizzato le vetture di Albon e Latifi a sdoppiarsi, ma non quella di Tsunoda, che era a sua volta in ritardo di un giro rispetto alla testa. Ci sono state molte domande e perplessità al riguardo, soprattutto dopo le polemiche legate ad Abu Dhabi quando solo alcune vetture sono state fatte sdoppiare.
Caso Tsunoda, ecco cosa è successo
La FIA, attraverso un suo portavoce, ha spiegato a Racefans ciò che è successo dal loro punto di vista.
“Si è creata una situazione inusuale a causa delle idiosincrasie del tipo di circuito e dello scenario. Tsunoda è stato il primo a tagliare la Safety Car 1 line dopo l’uscita della Safety, attraversandola quindi nuovamente un giro dopo. Questa situazione lo avrebbe reso eleggibile per la procedura di unlap. Tuttavia, Tsunoda è entrato ai box e così facendo è andato più veloce delle vetture incolonnate dietro la Safety Car. In questo modo, il giapponese si è sdoppiato tagliando la linea del traguardo ai box prima degli altri in pista”.
“Quando è uscito dalla pit lane, il sistema ha correttamente indicato che Tsunoda era nuovamente doppiato di un giro, ma siccome per il sistema si era già sdoppiato non poteva recuperare nuovamente il giro alla fine del periodo di Safety Car. La direzione gara ha controllato con F1 Timing ed ha confermato che solo le vetture 6 e 23 potevano sdoppiarsi. Non ci sono stati errori di procedura o sistema, tutto ha funzionato bene, ma questo è uno di quegli scenari inusuali che possono succedere, e non ci sono modifiche richieste all’implementazione. Discuteremo di quanto successo più avanti nelle normali procedure di revisione”.
Gara da dimenticare
Rimane la delusione per Tsunoda che avrebbe potuto provare a lottare negli ultimi giri, anche se per le ultime posizioni, ma soprattutto rimane la perplessità riguardante il processo di sdoppiaggio a seguito della Safety Car. La rimozione dell’elemento di controllo umano, causa di tante polemiche, sembra solamente aver creato un ulteriore situazione di scompiglio, ed è quindi quantomeno perplimente come non sia prevista una fase di verifica da parte di un delegato FIA al riguardo.
ARTICOLO DI FABIO SEGHETTA