Nel Gran Premio del Brasile abbiamo avuto modo di vedere una reazione giudicata incomprensibile da molti, quando il campione del mondo in carica Max Verstappen si è rifiutato di far passare il compagno di squadra Sergio Perez per dei punti che avrebbero aiutato il messicano nella lotta per il secondo posto con Charles Leclerc. Non è la prima volta che l’alfiere della Red Bull ha avuto commenti o comportamenti simili, ma spesso venivano additati come errori di gioventù. Stavolta, invece, il suo comportamento viene visto come quello di una primadonna all’interno della squadra, un ruolo che in F1 abbiamo visto spesso. Abbiamo quindi deciso di stilare chi, nell’attuale griglia, può rientrare nella definizione di primadonna.
MAX VERSTAPPEN
Partiamo, come prevedibile, dall’attuale campione del mondo. Fin dal suo esordio in F1 è stato chiaro come l’olandese fosse considerato un gioiello da proteggere e plasmare all’interno della famiglia Red Bull. Tanto da essere proiettato al quinto round del 2016 dalla Toro Rosso alla scuderia principale, a discapito di Daniil Kvyat. Non vi sono dubbi sul talento di Verstappen, viste le numerose vittorie ed i due titoli mondiali in F1. Tuttavia, in molte situazioni il suo comportamento ha lasciato a desiderare. Con scelte e dichiarazioni che hanno fatto sembrare l’olandese come una persona intorno alla quale tutto “deve” ruotare. L’ultima dichiarazione del Brasile non ha fatto altro che rafforzare questa definizione, sebbene sembri esserci una motivazione precisa – e non dichiarata alla stampa – per questo suo comportamento.
FERNANDO ALONSO
“Dove va lui, la squadra esce sempre spaccata”. Queste sono parole girate tra paddock ed internet fin dai tempi del passaggio di Alonso in McLaren. L’asturiano è una figura molto discussa all’interno delle squadre, perché ha sempre dato l’impressione di non volere rivali accanto a sé. Proprio in McLaren nel 2007 si vide in maniera molto esacerbata la lotta tra lui ed Hamilton, con dispetti tra i due che contribuirono all’allontanamento di Alonso dalla squadra di Woking in direzione Viry-Chatillon prima, e Maranello poi. Anche in Ferrari il suo comportamento lo seguì, fin dal 2010 quando il famoso “Fernando is faster than you” portò ad un cambiamento negli equilibri interni alla squadra.
Con il ritorno in McLaren-Honda nel 2015 la musica non cambiò più di tanto, dato che il due volte campione del mondo non fece mancare polemiche e commenti al veleno. Con l’avanzare degli anni si è visto un Fernando più uomo squadra, con l’eroica difesa su Hamilton per la vittoria di Ocon in Ungheria nel 2021. In Brasile la vecchia fiamma si è riaccesa, con dei commenti sul compagno di squadra che sottolineano come, nonostante sia oramai in uscita da Alpine, Alonso è sempre Alonso.
LEWIS HAMILTON
Anche il sette volte campione del mondo è stato spesso visto come una primadonna, con tutta una serie di comportamenti che hanno rafforzato questo aggettivo. Anche nel suo caso, nel 2007 si vide una forte rivalità per il ruolo di primo pilota in McLaren. Ruolo che ottenne con l’addio di Alonso alla squadra. Andando avanti nel tempo, questo suo comportamento è rimasto tale, con una particolare nota relativa al 2016. In un’intervista a ServusTV del 4 luglio di quell’anno, Niki Lauda rivelò come l’inglese non ne potesse più delle domande sulla sua relazione con Rosberg, già esacerbata precedentemente, e per la rabbia distrusse la sua stanza nell’hospitality. Anche nel 2022, in protesta con le decisioni FIA all’ultima gara, decise di non prendere parte al galà FIA, facendo parlare molto di sè.
ESTEBAN OCON
Il francese di casa Alpine forse non viene visto esattamente come una primadonna, ma il suo passato in Force India e Racing Point lascia intendere ben altro. Arrivato in F1 in sostituzione di Rio Haryanto alla Manor nel 2016, passò alla Force India con Perez. Fin dall’inizio il rapporto con il messicano non fu idilliaco, con molti incidenti tra i due che portarono a commenti e proteste poco eleganti tra i due. Nel 2018, inoltre, uno screzio in pista con Verstappen nel tentativo di sdoppiarsi – finito con un contatto tra i due – portò ad una lite appena scesi dalla macchina, con spinte tra i due. Giunto in Renault-Alpine, aveva ritrovato calma e serenità in squadra. Ma uno screzio con Alonso in Brasile sembra aver riaperto vecchie ferite, forzatamente chiuse dal team principal Szafnauer che ha preso la situazione in mano.
Ovviamente i giudizi sono variabili, c’è chi vede magari altri piloti in questa lista rispetto a quelli indicati. Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!
AUTORE ARTICOLO: FABIO SEGHETTA