Questo è quello che ci voleva. La Ferrari in Brasile dimostra di aver, sotto un certo senso, scacciato gli spettri visti in Messico e strappa una terza piazza con Carlos Sainz e un quarto posto con Charles Leclerc. Super prestazione da parte di entrambi i piloti, chiamati a rimonte diverse, ma non per questo semplici.
Sainz e la Ferrari: un feeling unico
Il weekend di Carlos Sainz è riassumibile con la parola “rimonta”. Il motivo è molto semplice. Venerdì, durante la prima sessione di libere, la Ferrari ha scelto di montargli un nuovo ICE, accettando dunque le cinque posizioni di penalità da scontare in gara. Con la particolarità della struttura del weekend(targata Sprint), lo spagnolo è stato costretto a una prova di forza: cercare di limitare i danni nella Sprint, e lo ha fatto piazzandosi secondo, e concludere in una buona zona domenica in gara, e lo ha fatto. Sainz è sicuramente il pilota che esce con le spalle molto larghe da questo fine settimana.
Ha avuto grande solidità e soprattutto un ottimo passo che, con qualche giro in più, poteva anche far pensare a un’ipotetica vittoria. Se queste sono le basi per la prossima stagione, e soprattutto i feeling con le vetture, la decisone di primo e di secondo pilota in casa Ferrari non sarà di certo così scontata.
Il vero insegnamento portato a casa da Leclerc
Diversa invece la gara di Charles Leclerc, così come il suo weekend ricco di imprevedibilità e di errori. In qualifica, montare la gomma intermedia è stato un chiaro errore, ed è stato evidente. Questo però non vuol dire abbattersi ma, come spiegato dallo stesso monegasco, saper “Pagare le conseguenze”. Charles le ha pagate, così come ha dovuto pagare il brutto errore di Norris che, tamponandolo, lo ha costretto a reinventarsi una rimonta che solo uno come lui poteva eseguire. Il talento del monegasco si mostra sempre incredibile, così come la sua fama. La volontà di concludere la stagione al secondo posto nel mondiale piloti è enorme ma, dovesse raggiungerla o meno, Charles ha già portato a casa il suo vero punto debole. Saper alzare la voce quando serve con il muretto, perché scene come un Brasile 2.0, se vuoi vincere il titolo, non si devono più commettere.
Testa ad Abu Dhabi…e poi al 2023
Con una Ferrari così bella, anche se non vincente, le aspettative di vedere un buon 2023 sono senza dubbio elevate. Per quanto la testa sia già alla prossima stagione, è arrivato il tempo di chiudere l’anno e lo si farà questo fine settimana in cui vincere sarebbe davvero il messaggio più bello in primis per i tifosi e poi per tutto l’ambiente Rosso.