Il Gran Premio del Brasile si è chiuso nelle polemiche e con una terapia di famiglia in casa Red Bull, a causa di un ordine di scuderia che Max Verstappen non ha rispettato. L’olandese, richiamato dal team, il quale gli aveva chiesto di non superare Perez per aiutare il messicano nella lotta nel campionato piloti con Leclerc, ha pensato bene di fregarsene, sorpassandolo e non concedendogli il contro sorpasso all’ultimo giro, come richiesto in seguito dal team, chiarendo non solo che non lo avrebbe fatto in quell’occasione, ma anche che il team non avrebbe mai più dovuto chiedergli una cosa del genere.
“Ve l’ho già detto l’ultima volta, ragazzi non me lo chiedete più, ok? Siamo chiari su questo? Ho esposto le mie ragioni e lo sostengo”. Perez, d’altro canto non è stato zitto ma si è limitato a rispondere con un emblematico e glaciale: “alla fine ci ha dimostrato chi è veramente“. Un vero e proprio dramma in mondovisione che ha messo in imbarazzo il team, costretto a richiamare Max Verstappen e Sergio Perez subito dopo la gara per un chiarimento.
Max si difende
Max si comporterebbe da primo pilota anche qualora non ne avesse la titolarità, e se non era chiaro prima oggi lo ha dimostrato ancor di più. Non è la prima volta che l’olandese si sottrae alle volontà del team, e questo potrebbe suscitare qualche perplessità, dal momento in cui non aveva nulla da perdere. Né un podio, né un punteggio per arrivare primo in campionato dato che ha già festeggiato, con netto anticipo, il secondo titolo iridato.
E allora perché non concedere quel misero punto al povero Perez? C’è chi dice ci sia del malumore tra i due già per via di altre situazioni, come ad esempio Monaco 2022, gara vinta da Perez che nel giorno delle qualifiche aveva provocato una bandiera rossa, impedendo a Verstappen di attaccare il suo tempo. Secondo alcune fonti Perez lo avrebbe fatto di proposito confessandolo poi a Helmut Marko, e indirettamente anche a Max. Quella di oggi era già una situazione “concordata” secondo Max che “aveva le sue ragioni” per non esaudire la richiesta del team.
“Abbiamo già discusso tutto prima che venissimo qui. Capisco la delusione di Checo però devono anche capire i motivi per cui non l’ho fatto. Non è la prima volta che me l’hanno chiesto ma non importa. Guardiamo avanti. Credo sia molto importante che ci siamo seduti insieme e che abbiamo parlato tutti e 4. Ora possiamo guardare avanti, e se Checo avrà bisogno di aiuto ad Abu Dhabi glielo darò“ ha detto Max a freddo.
Fonte dichiarazioni: Sky Sport F1