Un secondo posto, che tutto sommato va bene a Max Verstappen. Il meteo in Brasile non ha dato tregua ai piloti, che hanno avuto a che fare con una pista a tratti troppo bagnata per le slick e a tratti troppo asciutta per le intermedie nelle qualifiche. C’è chi ha scommesso nel bene e nel male. Uno dei jolly più grandi, se l’è giocato la Haas che è riuscita a mettere Kevin Magnussen in Pole position proprio davanti all’olandese due volte iridato. Sorride Max perché infine, guardando i suoi principali rivali, lontani anni luce, se non con Russell che gli partirà subito dietro, e Sainz che avrà penalità in gara – sa di avere altri due colpi in canna: la sprint, e la gara. Un secondo posto di Venerdì dunque non è la fine del mondo.
Verstappen speranzoso per domani
Quella in Brasile, come confermano in parte i risultati, è stata una qualifica anomala. In gara la Red Bull sa di potersi riprendere le posizioni più avanzate, anche se deve sperare in una rimonta senza troppi intoppi per Perez. Secondo Max la RB18 ne ha di più delle altre vetture – non che sia una novità. Tuttavia non bisognerà sottovalutare le condizioni meteo che portano pioggia anche per le prossime sessioni. “Sapevamo di avere solo un colpo perché c’era possibilità di pioggia – ha detto Max nelle interviste ai primi 3 classificati subito dopo le qualifiche. “Credo fossi la quarta o quinta macchina ad essere uscita, ho avuto un bloccaggio in curva 8 e mi è costato troppo oggi. Se paragoniamo le nostre prestazioni a quelle degli avversari, per domani siamo messi bene. In queste condizioni tutto può cambiare ma siamo comunque davanti quindi va bene.”
Questione di limiti
Una delle caratteristiche che Verstappen ha recentemente criticato della Sprint è che si tolga la possibilità di osare, in una gara che determina la posizione di partenza del GP di domenica. Bisogna trovare un limite e accettarlo prima di osare troppo. Così è stato anche in qualifica, mettendo in conto anche il “valore” che questa ha nel determinare solamente l’ordine di partenza di sabato. Sapendo di avere una macchina che può comodamente compiere una rimonta, terminare la sessione in una buona posizione senza prendersi troppi rischi era l’obiettivo della Red Bull.
“E’ stato difficile. Bisogna trovare il limite entro il quale spingere, e devi farlo senza commettere errori che possano compromettere il giro. Nel Q1 e nel Q2 abbiamo mantenuto la calma, il Q3 è stata una vera e propria lotteria ma siamo comunque in prima fila. Io cerco sempre di divertirmi però l’approccio credo che debba essere sempre lo stesso. Vediamo quanto saremo competitivi in gara, ma anche il meteo è un’incognita e non sapremo cosa accadrà. Rende una gara speciale.”