Mettiamo fin da subito le mani avanti: al momento si tratta solo di una speculazione, ma c’è una possibilità che Nyck De Vries partecipi al Gran Premio del Brasile, eventualmente il suo secondo gran premio in carriera, sotto l’egida di una squadra diversa da quelle per le quali ha preso parte a sessioni di prove libere o di gara. Stiamo parlando di McLaren e, più precisamente, del suo giovane pilota Lando Norris, che si trova attualmente in hotel dopo un sospetto caso di intossicazione alimentare. Al britannico è stato concesso il giovedì di riposo lontano dagli impegni legati ai media ed alla preparazione del venerdì, con la squadra di Woking che spera di ritrovarlo domani in pista.
Quattro team in una stagione?
Nell’eventualità che il ventiduenne di Bristol non dovesse però riuscire a partecipare alle sessioni programmate per via del malessere, l’unico pilota di riserva disponibile in Brasile al momento sarebbe proprio Nyck De Vries, che si troverebbe per la seconda volta in stagione a salire su una monoposto per disputare come minimo qualche sessione come super sostituto. Tutto questo segue l’ultima sessione di prove libere disputata in Messico a bordo della Mercedes, uno degli ultimi impegni per l’olandese sotto il marchio della stella a tre punte prima di cambiare casacca per il 2023 e salire a bordo della monoposto targata Scuderia AlphaTauri.
Che fine ha fatto Piastri?
Ed il vecchio accordo di prestito del terzo pilota tra Alpine e McLaren riguardante Oscar Piastri? Considerando la tensione tra le due squadre per l’annuncio dell’australiano in McLaren dal 2023, la stessa scuderia di Woking nella figura di Andreas Seidl ha ammesso che la squadra francese probabilmente non concederà a Piastri di correre per loro in alcuna forma fino alla scadenza dell’attuale contratto. Da qui il “ripiego” di lusso, in caso di bisogno, proprio su De Vries.
Attendiamo quindi aggiornamenti sulla vicenda, ed ovviamente auguriamo a Lando Norris una pronta guarigione in ottica del terzo ed ultimo appuntamento dell’anno che prevede il format della Sprint.
AUTORE ARTICOLO FABIO SEGHETTA