La stagione di Formula 1 volge al termine con le ultime due tappe in Brasile e Abu Dhabi, anche se continuano a non mancare gli argomenti, che non riguardo però solo l’aspetto sportivo. Il caso Budget cap scoppiato proprio un mese fa, alla vigilia dell’assegnazione dei due titoli mondiali per la Red Bull e Max Verstappen, ha pervaso il finale di stagione, rimesso in discussione il titolo 2021 e aperto la sfida per il 2023.
Red Bull-budget cap, un’amore mai sbocciato
Una delle decisioni che ha fatto più scalpore nel paddock negli ultimi mesi, è legata al capitolo budget cap. Come ben si sa, la FIA il mese scorso ha comunicato che la Red Bull ha sforato il tetto massimo di spesa di 140 milioni di dollari. Al termine di vari incontri, si è arrivati a un patteggiamento tra il team di Milton Keynes e la FIA. La Red Bull dovrà pagare 7 milioni di dollari di multa e avrà il 10% in meno da utilizzare in galleria del vento.
Si rischia un 2.0
Tale sanzione è legata allo sforamento del budget cap 2021. Mentre… per il 2022? A oggi non si hanno ancora notizie, in quanto i team devono ancora consegnare i bilanci di fine anno alla Federazione. Si spera chiaramente di non assistere a un caso 2.0 il prossimo anno, che magari coinvolta un’altra scuderia, ma non è scontato possa accadere. Il consigliere Red Bull Helmut Marko, in un’intervista ad Auto Motor und Sport, si è espresso su rischi e pericoli di questo regolamento.
“È stato il primo anno del limite di budget, e le regole erano vaghe. Hanno reagito in ritardo con chiarimenti (il riferimento è alla FIA), e da parte nostra abbiamo fatto controllare tutto a Ernst & Young. Devi fare affidamento su qualcosa. Pensavamo di avere un margine di sicurezza di tre milioni, ma alla fine sono rimasti solo $ 400.000. Con quei soldi, Hamilton ci costruisce un’ala anteriore (sorride…), la Haas produce una monoposto completamente nuova!”.
Helmult Marko: “L’inflazione ha influito troppo”
Nel 2022 secondo Helmut Marko potrebbero essere ben 6 i team a rischio sforamento, contro i 2 dei 2021, e una delle motivazioni risiederebbe nell’inflazione.
“Penso che attualmente sei squadre siano al di sopra dei limiti del budget cap. L’inflazione è qualcosa che non era calcolabile fino a questo punto, soprattutto per quanto riguarda i costi dell’energia“.
“Il pericolo per il 2022 è che ci possano essere sei squadre che non rispettano il tetto. I prezzi dell’energia sono stati esponenziali. C’è la possibilità che il tetto sia violato da diversi team, molti dei quali lo hanno dichiarato durante le riunioni della F1 Commission (tramite il loro rappresentante, nda). Non credo che nel 2022 sforeremo il tetto, ma queste penalità costituiscono un precedente per il futuro. Se si ottiene il 10% di taglio delle ore in galleria e al simulatore per una violazione dello 0,37% (percentuale valida se il credito d’imposta fosse stato applicato correttamente, quella riscontrata dalla FIA è del 1,6%, nda), quale sarà la pena per aver sforato del 5%?“ si è domandato Marko che si aspetta delle contromosse da Mercedes e Ferrari dopo quanto emerso quest’anno.
Fonte dichiarazioni: FormulaPassion