Nonostante entrambi i titoli siano già stati assegnati, c’è un’importante lotta che infiamma la parte medio-alta della classifica. Il quarto posto, infatti, è nel mezzo di un continuo scambio di posizioni tra McLaren e Alpine. Quest’ultima è attualmente davanti ma ha fatto segnare ben 17 punti in meno del team di Woking nelle ultime 5 gare.
Attriti in pista e fuori
La rivalità si è intensificata in estate anche fuori dalla pista con la questione Piastri. L’australiano, vincitore della F2 nel 2021, era stato annunciato come pilota ufficiale Alpine per la stagione 2023, per poi smentire tutto in prima persona e venire ingaggiato dalla McLaren.
McLaren fa la parte dell’underdog
Norris & Co hanno spesso fatto leva sulla schiacciante superiorità della vettura anglo-francese rispetto alla propria, non sapendosi spiegare come facciano ad essere ancora in lotta per la quarta posizione. Nonostante la differenza non sia così netta come viene descritta, è indubbio che l’Alpine abbia qualcosa in più in termini di performance.
Nonostante questo, spesso e volentieri Ocon e Alonso hanno chiuso alle spalle di Norris, che infatti si trova a 111 punti contro gli 82 del francese e i 71 dello spagnolo. A rallentare la McLaren sono sicuramente i soli 35 punti di Ricciardo. L’australiano non è più il pilota che impensieriva Mercedes e Ferrari qualche stagione fa, anche se in Messico ha dimostrato che la classe, a differenza della forma, è per sempre.
Alpine guarda dall’alto, ma con cautela
Dal lato Alpine, quasi con troppa superiorità, si ritiene di avere già il quarto posto in tasca. Il direttore sportivo Alan Permane ha difatti sottolineato come la scuderia di Enstone stia lavorando più per ridurre il gap dalla Mercedes che per staccarsi definitivamente dalla McLaren.
Nonostante tutti questi discorsi, la differenza tra i due team è di soli 7 punti e a due round dal termine della stagione il risultato può essere confermato o ribaltato per l’ennesima volta. Chi la spunterà? Lo scopriremo solo vivendo.