È estremamente complicato dover fare i conti con la Ferrari vista in Messico. La Rossa ha deluso nettamente le aspettative concludendo al quinto posto con Sainz e al sesto con Leclerc. Non sono però le posizioni a deludere in casa Ferrari, quanto l’andamento della gara assolutamente anomalo(e anonimo).
Cambiamenti poco efficienti
È stato un weekend un po’ strano. Sin dal venerdì, nonostante l’ottima prima sessione di libere, i piloti avevano capito che qualcosa non andasse sulla F1-75. L’incidente di Leclerc nelle FP2 sembrava esser stato un semplice errore, che durante il venerdì può anche starci, ma nessuno pensava che in realtà potesse essere l’inizio di tanti punti di domanda. La prima giornata del weekend infatti ha portato Ferrari a cambiare i piani: nel corso delle FP3 si è passati a un’ala meno scarica, stile Bahrain. Risultato? Altro dietrofront. In qualifica è stata selezionata infatti quella che i due piloti avevano montato nella giornata delle libere. Ancora una volta però, nonostante sembrasse che la Ferrari potesse giocarsela per la pole, nessuno dei due piloti si è avvicinato alla miglior prestazione di Verstappen.
Weekend totalmente no
Con un sabato abbastanza atipico, il pensiero generale era che la scuderia di Maranello si fosse concentrata principalmente sulla gara(il che non sembrava essere una brutta idea). Sainz è partito quinto, mentre Leclerc settimo. Si sapeva che con due ottime Mercedes davanti, così come due brillanti Red Bull, serviva una Ferrari sul pezzo. Ancora una volta invece è mancato il passo. “Ho dato il massimo, ma più di così oggi non si poteva fare” ha dichiarato nel post gara Carlos Sainz, che non è riuscito a spiegarsi i grandi problemi avuti sulla F1-75. Stesso discorso anche del suo compagno di squadra Leclerc che, dopo aver concluso in sesta piazza, ha confessato: “Oggi è stata una gara nella quale non c’era passo. Siamo un minuto dietro a Max che è tanto e fa un po’ pensare a Spa. Dobbiamo capire perché siamo stati così lontani”.
Santa pausa
E adesso arriva la pausa. Una settimana di riposo determinante che, unita allo studio, può permettere alla Ferrari di capire per quali ragioni molti tifosi, con questa gara, hanno avuto i flashback di un 2021 che in realtà la Rossa ha saputo cancellare alla grande.