Non è ancora finito il Gran Premio degli USA. Nonostante sia lunedì, e l’attenzione degli appassionati si sta spostando giustamente verso il Messico, la FIA non ha ancora concluso le sue penalità.
Penalità: 30 secondi a Fernando Alonso
A seguito della gara vinta da Max Verstappen infatti, Fernando Alonso è stato penalizzato di ben 30 secondo. Il motivo? La vettura è stata mandata in pista con condizioni non sicure. L’evento scatenate è stato al seguito dell’incidente tra lo stesso pilota spagnolo e Lance Stroll. Da quella dinamica, il pilota dell’Aston Martin è stato costretto al ritiro, mentre Alonso è riuscito a proseguire la sua gara. Il problema principale è stata la perdita dello specchietto destro durante la sua ottima rimonta, che lo ha portato al settimo posto in classifica.
Alonso scala in quindicesima posizione
Dopo aver guidato praticamente senza uno specchietto per una parte di gara, è stato immediato il ricorso da parte della Haas con Steiner. Reclamo accolto con successo che ha scaturito questa penalità. Con tale decisione, Fernando Alonso scende in quindicesima posizione. L’unico a raggiungere dunque la zona punti per il team francese è Esteban Ocon che porta a casa la decima posizione.
Alpine non ci sta
Non sembra però finita. Al termine di tale decisione, è stata immediata la risposta di Alpine che dichiarando che il reclamo della Haas sia arrivato 24 minuti oltre il tempo massimo.
“Il BWT Alpine F1 Team è deluso di aver ricevuto una penalità di tempo post-gara per la vettura n. 14 nel Gran Premio degli Stati Uniti di oggi, il che purtroppo significa che Fernando si sposta al di fuori della zona punti. Il team ha agito in modo corretto e ha ritenuto che la vettura fosse strutturalmente sicura in seguito all’incidente di Fernando con Lance Stroll al 22esimo giro della gara, con il distacco dello specchietto retrovisore destro dal telaio in seguito ai danni causati da Stroll”.
“La FIA ha il diritto di esporre una bandiera nera e arancione durante la gara se ritiene una vettura non sicura e, in questa occasione, ha valutato la vettura e ha deciso di non intervenire con la bandiera. Inoltre, dopo la gara, il delegato tecnico della FIA ha considerato la vettura legale. Il team ritiene inoltre che la protesta, essendo stata presentata 24 minuti dopo il termine stabilito, non avrebbe dovuto essere accettata e quindi la penalità dovrebbe essere considerata non valida. Perciò il team ha contestato l’ammissibilità della protesta originale di Haas F1 Team”.
FONTE: FormulaPassion