Dopo la settimana di pausa, la Formula Uno si prepara a tornare in pista con il Gran Premio degli USA. Si ritorna dunque ad Austin, in Texas, su una pista che sa regalare molto spettacolo. Come ogni weekend, scopriamo le scelte della Pirelli e le indicazioni di Mario Isola per questo GP.
I PNEUMATICI IN PISTA
- In Texas sono state nominate le tre mescole centrali. C2 come P Zero White hard, C3 come P Zero Yellow medium e C4 come P Zero Red soft.
- Le irregolarità del tracciato texano potrebbero rendere necessaria una maggiore altezza dal suolo del fondo delle vetture. Si condizionano così le performance aerodinamiche. I team dovranno quindi analizzare attentamente i dati raccolti, per trovare il migliore assetto possibile.
- Nel 2021, le scuderie hanno scelto una strategia a due soste ma quest’anno le cose potrebbero non andare in questa direzione. Si devono considerare gli pneumatici completamente diversi, il meteo e le nuove variabili in pista.
- Come annunciato in Giappone, la seconda sessione di prove libere sarà estesa fino a 90 minuti. Il fine è quello di testare alcuni prototipi di pneumatici da asciutto per il 2023 e preparare così le mescole per il prossimo anno, propedeutiche alle versioni definitive che i team testeranno dopo il Gran Premio di Abu Dhabi.
- Pirelli stabilisce i run plan della FP2, interamente dedicata ai test degli pneumatici.
- Le scuderie che impiegheranno un young driver in FP1, potranno proseguire il proprio programma per una prima parte della seconda sessione, per poi concentrarsi sui test degli pneumatici nel restante tempo.
- Gli pneumatici prototipo potranno essere facilmente riconosciuti perché non avranno bande colorate sul fianco.
Mario Isola: “Occhio alle indicazioni dalle prove libere”
Non poteva mancare, naturalmente, la presentazione del weekend di Mario Isola.
“Il Circuito delle Americhe è una pista dove i carichi su vetture e pneumatici – come trazione, frenata e forze laterali – sono molto bilanciati. Un tracciato scorrevole, amato dai piloti, con un asfalto che, seppur parzialmente rifatto nel 2020, presenta alcune zone con irregolarità da non sottovalutare. L’anno scorso la superficie è stata ‘levigata’ per appianare i punti più sconnessi che costringono i team ad aumentare l’altezza da terra delle vetture, penalizzando quindi il carico aerodinamico. Nella prima sessione di prove libere, potrebbe esserci un’elevata evoluzione della pista e sarà quindi fondamentale per le squadre, utilizzare al meglio anche i dati rilevati nelle FP3, per definire poi la migliore strategia di gara. La seconda sessione di prove libere, infatti, sarà dedicata ai test dei prototipi degli pneumatici da asciutto per il 2023, se il meteo lo permetterà. Ad Austin infatti le condizioni atmosferiche e le temperature hanno mostrato una notevole variabilità.”
FONTE: Pirelli F1 Media