La telenovela, perché solo così si può descrivere, legata al Budget cap è appena iniziata. La Red Bull ha gli occhi addosso dopo che la FIA ha comunicato di aver superato, non andando oltre la soglia del 5% concessa, il tetto massimo di spesa… ma non è ancora finita. Il team austriaco è pronto a giocare le proprie carte per difendersi dalle accuse che gettano ombre sulla stagione 2021, ma non solo.
Red Bull: “Non abbiamo infranto il budget cap”
In attesa di capire quali possono essere le sanzioni della Federazioni, la Red Bull non ci sta e dichiara di esser certa di non aver superato il tetto massimo di spesa di 145 milioni di dollari. A tal proposito, riportiamo il comunicato della scuderia di Milton Keynes che ha dimostrato così il suo dissenso verso la decisione della FIA.
“Prendiamo atto con sorpresa e disappunto delle conclusioni della FIA in merito a una ‘infrazione di spesa minore. La nostra presentazione per il 2021 era al di sotto del cost cap, quindi abbiamo bisogno di ricontrollare con attenzione le conclusioni della FIA, visto che la nostra convinzione resta che i costi rilevanti siano inferiori all’ammontare del cost cap 2021. Nonostante le congetture e il posizionamento di altri – si legge – c’è ovviamente un procedimento da seguire sotto le regole della FIA, che noi seguiremo rispettosamente mentre consideriamo tutte le opzioni a nostra disposizione“.
Pronti ad andare in appello o per un patteggiamento
La Red Bull ancora ignara della tipologia di sanzione che la FIA vorrà applicare vuole proseguire nella faccenda e non esclude il ricorso in appello. Mossa rischiosa però, dato che nel caso in cui dovesse perdere il ricorso le sanzioni potrebbero aggravarsi. La seconda opzione è quella di ricorrere al patteggiamento sulla pena. Red Bull secondo le indiscrezioni avrebbe infatti sforato di non più di 1,9 milioni di sterline, il che potrebbe permettergli di cavarsela con una multa.
FONTE: Sky Sport Italia, Formula Passion