Sono passati otto anni da quella terribile tragedia che ha coinvolto Jules Bianchi proprio sul circuito di Suzuka. Ma la FIA, anche dopo grandissimi passi avanti nelle tecnologie per ridurre gli incidenti mortali come quello del talento francese, sembra non aver ancora capito nulla.
FIA, trattore in pista mentre girano i piloti, da brividi!
Le situazioni, se messe a confronto, sono praticamente identiche: Safety Car(seguita dalla rossa), tantissimo aquaplaning e una gru a raccogliere le vetture mentre altri piloti sono in pista. In quel caso, Jules Bianchi perde la sua macchina e va ad infilarsi sotto un trattore; il pilota, dopo una lunga agonia in ospedale, ci lascerà, con grande dolore per tutti. Oggi, ad otto anni da quel tragico incidente, la FIA ha di nuovo messo a rischio la vita di coloro che transitavano in pista dando il permesso a non uno, ma a ben due trattori di circolare liberamente in pista (uno di questi era inoltre controsenso). Le immagini, ovviamente non diffuse dalla Federazione ma recuperate da Matteo Bobbi a Sky, sono da brividi.
La rabbia e la paura di Gasly e Verstappen
I piloti quelle immagini terribili le hanno ancora impresse in testa e, vedendo quei trattori circolare liberamente, la prima sensazione è stata la rabbia contro la Federazione. Questo sentimento si può recuperare riascoltando il team radio di Pierre Gasly, grande amico di Jules, che passa a pochissimi metri da una gru rischiando tantissimo e dice. “Che ***** ci fa un trattore in pista! Non avete capito niente!!”. La reazione di Max Verstappen è un po’ diversa: la sua è più paura mista a spavento, tanto che si distrae e mette due gomme nell’erba, rischiando quasi di girarsi. Insomma, la FIA ha fatto scelte importantissime in questi anni per migliorare la sicurezza, come ad esempio l’Halo nel 2018, ma hanno ancora molte cose da capire per non rischiare più una tragedia come quella di Jules Bianchi.
La risposta della Federazione
Non è mancata la risposta della FIA che ha affermato sull’argomento.
“In relazione all’incidente al giro 3, la safety car era stata schierata e la gara “neutralizzata”. L’auto numero 10, che aveva raccolto danni e si era messa dietro l’auto di sicurezza, stava poi guidando ad alta velocità per raggiungere il treno. Poiché le condizioni si stavano deteriorando, la bandiera rossa è stata mostrata prima che l’auto 10 passasse il luogo dell’incidente in cui era stata danneggiata nel giro precedente.”
Proprio per questo, Pierre Gasly è sotto investigazione e sarà indagato al termine della gara. Qui di seguito il comunicato della Federazione.
“L’auto 10 ha raggiunto velocità fino a 250 km/h quando ha completato il giro sotto la bandiera rossa dopo aver superato la scena dell’incidente”.
ARTICOLO DI FRANCESCO ORLANDO
FONTE COMUNICATO FIA-GASLY: Motorsport.com