E’ difficile analizzare e commentare una Ferrari come quella di Singapore. A trionfare è Sergio Perez che chiude davanti alle due Rosse di Maranello. Una Ferrari non vincente, ancora una volta ma che comunque, anche a Singapore, manda il messaggio di essere forte… molto forte.
Ferrari c’è. I piloti anche
Singapore poteva essere la gara della verità per la Ferrari e, sotto un certo aspetto, lo è stato. Leclerc ha strappato la seconda piazza dopo una brutta partenza. L’unico vero errore del monegasco. La gara invece non ha presentato nessuna grande complicazione, anche se non è stata facile. Dagli on board era super visibile come il monegasco avesse portato, giro dopo giro, la sua macchina al limite. Tutto questo però non è bastato. A vincere è stato Perez che, a differenza di Leclerc, è stato perfetto pure in partenza.
La prova anomala, fino a un certo punto
La prova di forza della Ferrari è data da Carlos Sainz. La prestazione dello spagnolo non è stata fantastica, anzi. Possiamo dire che non ha vissuto, a livello di prestazione, un weekend facile. In qualifica non è mai stato in lotta per la pole e, nonostante tutto, ha portato a casa un quarto posto, diventato terzo in gara a seguito di un’ottima partenza. Diciamo che se Leclerc e Sainz si fossero uniti, una Rossa sarebbe salita sul gradino più alto del podio.
Testa al Giappone
La pressione minore data dalla Federazione sulla direttiva tecnica può aver influito, per questo per capire realmente la potenza della Ferrari serve osservare con attenzione cosa può dirci Suzuka. Non c’è però molto tempo per poter analizzare quanto successo ieri a Singapore, in quanto domenica si ritorna in pista. Si corre in Giappone e la mentalità della Ferrari deve essere sempre la stessa dell’ultimo periodo: con un mondiale ormai andato, bisognerà pensare(e godersi) gara dopo gara.