A sei gare dalla fine della stagione, sono ancora molti i team che non hanno comunicato ufficialmente la loro line up in vista del 2023. Tante le trattative in corso, in attesa di un’ufficialità che può senza dubbio provocare un, ennesimo, effetto domino…
Fuori Piastri, Alpine punta su Gasly?
A seguito della situazione legata a Oscar Piastri, diventato ufficialmente un pilota della McLaren, per l’Alpine è arrivato il tempo di guardarsi attorno e cercare il nome del sostituto. Inizialmente si era pensato a Mick Schumacher, che con grandi probabilità saluterà la Haas al termine della stagione. Stando alle ultime indiscrezioni, la scelta del team francese è quella di puntare sul pilota dell’AlphaTauri Pierre Gasly. Da parte del numero dieci della griglia è arrivata totale disponibilità per intavolare la trattativa, così come anche dal team di Faenza che, con un indennizzo, sarebbe pronto a lasciar partire il suo pilota.
L’idea dell’AlphaTauri
Proprio per questo, l’AlphaTauri ha iniziato a muoversi alla ricerca del sostituto e ha dato uno sguardo in IndyCar. Il nome messo sotto i riflettori è quello di Colton Herta. Lo statunitense è attualmente in IndyCar con il team Andretti Autosport, e detiene il record di pilota più giovane a vincere nell’IndyCar Series. Il ventiduenne interessa e non poco all’AlphaTauri, considerando soprattutto la sua nazionalità e il mercato della Formula Uno in America nell’ultimo periodo.
Herta, il problema che blocca la trattativa
C’è però un grande problema, che riguarda la superlicenza. Per poter correre in Formula Uno, la FIA infatti chiede come requisito indispensabile questa licenza composta da ben 40 punti, di cui Herta non dispone. A tal proposito, in esclusiva a Motorsport.com, il pilota del team Andretti ha parlato così sull’opportunità di entrare in F1.
“Quando ho saputo dell’interessamento, è stata un po’ una sorpresa perché non pensavo di essere nel radar di nessun altro team. Capisco davvero entrambi i punti di vista della questione”, ha spiegato. La FIA vuole proteggere le sue categorie e vuole che i suoi piloti passino attraverso il suo sistema. Ma credo che la IndyCar meriti un po’ più di riconoscimento”.
La chiusura di Domenicali
Secondo quanto emerso dal paddock, l’idea della FIA è quella di non permettere a Herta di firmare con AlphaTauri senza il raggiungimento dei 40 punti, in particolare per evitare l’insorgere delle categorie minori. Sull’argomento si è anche esposto il presidente e CEO della Formula Uno, Stefano Domenicali:
“Seguiamo le regole e rispettiamo quelle che sono le procedure che sono note e consolidate. Saremmo felici di vedere Herta in F1 se mai si assicurasse il giusto numero di punti per la superlicenza. Poi starà a lui dimostrare che l’esperienza maturata in una categoria diversa dalla F1 gli permetterà di adattarsi”.
Horner: “La superlicenza è un problema FIA”
Saremo dunque a vedere come andrà a finire il braccio di ferro tra l’AlphaTauri e la Federazione. A tal proposito, riportiamo anche le dichiarazioni del team principal della Red Bull Christian Horner.
“Quello della Superlicenza è un problema FIA, ci serve solo chiarezza in merito alla situazione dei punti, che speriamo arrivi il prima possibile. Questo gioca un ruolo chiave nella giostra dei piloti. In merito ai chiarimenti legati ai punti per un pilota che cerca di venire in Formula 1, dovete sapere che ci sono delle opzioni”.
Horner ha poi concluso il discorso facendo capire che il team di Faenza non lascerà Gasly se non dovesse arrivare l’ok della FIA su Herta.
“Pierre sta facendo un buon lavoro con AlphaTauri, non penso ci sarà il desiderio di cambiare senza un’interessante alternativa a disposizione”.
Tutto da vedere
Per ora dunque anche la trattativa Alpine-Gasly resta in stand by e non si esclude che, in caso l’AlphaTauri non riesca a rimpiazzare il francese, allora il team di Enstone dovrà guardarsi ancora intorno.
FONTE DICHIARAZIONI: Herta/Motorsport.com Italia – Domenicali/Automotori – Horner/Autosprint