Il Gran Premio d’Italia è alle porte e noi già iniziamo a vivere l’atmosfera che ci regalerà Monza con un grande protagonista della famiglia di Sky Sport, ovvero il giornalista, telecronista, scrittore e conduttore Fabio Tavelli, in prima linea che si tratti di motori, di calcio, basket o qualsiasi altro sport che abbraccia e racconta a 360°. I podcast che portano la sua firma sono un appuntamento con la storia delle più grandi leggende dello sport. Racconti in cui immergersi e perdersi, come l’ultimo, realizzato proprio per Sky Sport, sulla sfida Mondiale di scacchi tra Bobby Fischer e Boris Spassky. Radici profonde nelle quali scavare, proprio perché lo sport, non ha mai avuto un solo fine e un solo significato, ma ha sempre fatto parte di un disegno più grande.
In Formula 1 siamo abituati a vederlo a Race Anatomy – ormai in onda dal 2014 – ricucire insieme ai suoi prestigiosi ospiti le emozioni dei weekend di gara. E quale miglior occasione del 100° anniversario della casa del Motorsport italiano, nonché della Ferrari che proprio a Monza arriverà da gran signora con una livrea speciale per i 75 anni, per fare qualche domanda a Fabio?
Fabio, ci stiamo addentrando verso l’ultima parte di stagione: ti aspettavi questo andamento?
“Se come andamento mi dici un bis di Verstappen, ti dico abbastanza. Se invece mi chiedi se ti aspettavi una definizione del mondiale così veloce, ti dico di no. Le premesse erano abbastanza diverse: fino ad aprile-maggio, l’idea era che avremmo rivissuto un duello incredibile come quello dello scorso anno tra Verstappen e Hamilton. La storia invece ha detto altro: la Red Bull, o meglio Verstappen, ha un passo che nessuno riesce a tenere, mentre dall’altra parte c’è stato un brutto calo della Ferrari, che però ci ha messo un po’ del suo”.
Il lavoro della Ferrari
Come valuti il lavoro della Ferrari? E che aspettative poni per il loro GP di casa?
“Per Monza ho una sensazione non particolarmente negativa. Mi dà l’idea di essere una gara che la Ferrari ha intenzione di vincere per cercare di dare un sorriso ai suoi tifosi. Sono un po’ come quei derby che vuoi vincere anche se non sei in lotta per lo scudetto. Su Monza dunque non sono così scettico come magari si pensa mentre. Per quel che riguarda la stagione invece, per come era nata, chiaro che si sia perso qualcosa, anche se la Ferrari aveva detto che l’obiettivo era tornare a essere competitiva. Questa locuzione però, può essere interpretata in vari modi. Nella prima parte della stagione infatti la Ferrari era molto più che competitiva, nella seconda parte invece rischia di non essere più forte della Mercedes. E’ giusto dunque fare un po’ di media: bisogna essere razionali e dare un voto che, a oggi, mi permetto di dire assolutamente sufficiente. Sono convinto che la Ferrari sia, sul giro secco, più veloce della Red Bull, ma in gara invece si capisce il perché la Rossa non può ancora vincere il titolo”.
Ci sarà una lotta secondo-terzo posto tra Ferrari e Mercedes?
“La Ferrari non ha l’obiettivo di arrivare seconda per prendere più soldi, in quanto ha un gettone di presenza che non dipende dai risultati, quindi non credo se ne parlerà. Essere la terza forza può fare solo parte della discussione sulla valutazione della stagione, però bisogna ricordare che l’annata è andata dalla metà di luglio. Sulla Mercedes invece è giusto dire che ha difeso la sua inferiorità: ha sempre fatto un sacco di punti. E’ riuscita a portare a casa tanti podi. Posso pensare che nelle ultime gare una piccola chance di vincere quest’anno la Mercedes possa averla”.
Max-Charles, una sfida conclusa prima del previsto
E’ stata una stagione ricca di spettacolo per la lotta iniziale tra Charles Leclerc e Max Verstappen. Dove secondo te deve migliorare il monegasco e in cosa è cresciuto l’olandese?
“Credo che Leclerc sul giro secco sia al livello di Verstappen. A livello di gestione della gara, invece, no. L’olandese ha un filo d’esperienza in più nelle corse che valgono un titolo. Quando tu provi quelle sensazioni, come lui che si è giocato il titolo a tre giri dalla fine del mondiale l’anno scorso, hai una marcia in più. Proprio per questo, quello che farai dopo, ti sembrerà molto più gestibile. Ecco, Leclerc manca ancora in quest’aspetto. Senza dimenticare che Max ha già vinto e per questo si presenterà nel 2023 con 2 titoli in spalla, mentre Leclerc è ancora a quota 0”.
Il GP di Monza su Sky
Siete pronti anche con Race Anatomy?
“Assolutamente! Con Race Anatomy arriviamo per ultimi, alle ore 19.00, ma abbiamo una carica incredibile. Io, da oggi, sarò in circuito con Davide Camicioli per edizioni speciali con Sky Sport 24. Naturalmente tutta la squadra motori è pronta a raccontarvi ogni singolo particolare, sperando nel tempo che, da venerdì, dovrebbe migliorare. L’anno scorso fu gara pazza. Difficile succeda di nuovo ma comunque mai dire mai. Mi aspetto dunque una gara più normale ma comunque può sempre succedere qualcosa. Parliamo di un circuito in cui le occasioni di sorpasso non sono tantissime e conta molto il motore. La Red Bull di Verstappen è dunque chiaramente favorita, ma attenzione alla Ferrari che non vuole sbagliare”.
In vista del Gran Premio d’Italia, chi pilota consigli per i fantamanager?
“Ti voglio stupire: mi prendo Checo Perez, perché credo che farà una gara molto solida e con dei buoni punti tramite i sorpassi. Poi ti dico… Fernando Alonso, che farà un garone; Stroll che secondo me può essere un pilota che può fare bene. Daniel Ricciardo che sta andando malissimo ma ha un feeling speciale con l’Italia e l’ultimo jolly è Mick Schumacher che, dopo una gara da rivedere a Zandvoort, magari non deluderà a Monza!”