Il nuovo regolamento tecnico caratterizzato dal ritorno delle vetture a effetto suolo ha si, reso le lotte più entusiasmanti consentendo alle macchine di stare più vicine, ma ha anche portato alla luce un problema che ha costretto team e FIA a trovare una soluzione non solo per il 2023 ma anche per la stagione in corso. La nuova direttiva FIA anti-porpoising, approvata a giugno a entrerà in vigore dal Gran Premio di Belgio a Spa, di rientro dalla pausa estiva. Per quanto riguarda invece il regolamento 2023 Christian Horner ha dichiarato che team e FIA sono arrivati ad un accordo trovando un compromesso tra le richieste di uno e dell’altro.
Una regola giusta?
Il problema dei “saltellamenti”, ha assunto sempre più rilevanza dopo il Gran Premio di Baku, gara in cui il fenomeno del porpoising si è manifestato maggiormente, in particolare sulla vettura di un team: Mercedes. La W13 rispetto alle sue precedenti sorelle è una monoposto difficile da domare per via della sua base progettuale sbagliata. Questo ha portato il team a dover testare diverse soluzioni per risolvere alcuni problemi, in particolare quello dei saltellamenti. Problema che altri team, come Red Bull e Ferrari non hanno mai accusato eccessivamente. L’appello della Mercedes dopo Baku è arrivato alla coorte della FIA, che, per salvaguardare la salute dei piloti ha deciso di varare una direttiva anti-porpoising, imponendo a tutti i team delle misure che di fatto hanno cambiato il regolamento in corso, e fornito le basi per quello 2023.
Le lamentele di Red Bull e Ferrari sono prontamente arrivate. “Questa direttiva tecnica sembra voler cercare di aiutare un solo team che potrebbe semplicemente alzare l’altezza da terra della vettura. Se è di sicurezza che si parla allora la FIA potrebbe semplicemente esporre la bandiera nera in gara contro le Mercedes. Toto ha detto che tutti i piloti si sono lamentati dei rimbalzi, i miei non lo hanno fatto di sicuro però” aveva detto Christian Horner pochi giorni dopo l’approvazione della nuova direttiva sul porpoising.
Il team principal della Red Bull ha posto l’attenzione sul fatto che queste lamentele siano arrivate solo da un team, per giunta quello più indietro nella lotta mondiale, afflitto dall’ inferiorità della W13. Altro punto sollevato dagli avversari riguarda il fatto di cambiare il regolamento con il campionato in corso, vanificando così uno dei vantaggi maturato con il merito di un progetto vincente.
I team contrari
Tra i team che si sono opposti alla modifica del regolamento sul porpoising oltre Red Bull e Ferrari troviamo AlphaTauri, Williams, Haas e Alfa Romeo, mentre insieme alla Federazione erano schierate Mercedes, McLaren, Alpine e Aston Martin.
Mercedes contro i fondi flessibili
A rispondere però è stata anche la Mercedes che ha puntato il dito sui fondi flessibili di Red Bull e Ferrari, che avrebbero così sfruttato una zona grigia del regolamento. Secondo quanto riportato da Auto Motor und Sport la nuova direttiva potrebbe costringere qualche team ad innalzare la vettura da terra di circa 6 millimetri perdendo di conseguenza due o tre decimi. “Proprio quelli che mancano alla Mercedes per vincere”, sottolinea la testata tedesca.
La Mercedes da Baku in poi non ha più sofferto eccessivamente di questi problemi rimettendosi addirittura in lotta con le due contendenti al titolo. In classifica, infatti, dista solo 30 punti dalla Ferrari, inoltre Russell in Ungheria ha conquistato la prima pole in carriera, interrompendo la supremazia di Red Bull e Ferrari. I nuovi provvedimenti potrebbero riportarle quei 3 decimi che paga agli altri due team. Ma secondo Toto Wolff il rischio di danni per i piloti, anche celebrali resta un punto critico che giustifica un intervento dall’alto.
Il compromesso per il 2023
Come riportato da RacingNews365.com l’accordo per il 2023 porterà ad un innalzamento delle vetture da terra di 15 millimetri. Un compromesso dunque tra i 25 richiesti dalla FIA e i 10 proposti dai team.
“Alzare le vetture di 15 millimetri non è come farlo di 25 e nemmeno lasciarle così come sono. Si tratta di un compromesso che dovremo affrontare nella realizzazione della vettura del prossimo anno, incorporare questa regola al progetto. Dovremo solo affrontarlo e trovare una soluzione. È quello che siamo stati bravi a fare nel corso degli anni, e dovremo farlo anche in questa sfida” ha detto Christian Horner.
Questa decisione, avvenuta poco prima della pausa estiva è stata presa troppo tardi secondo Mattia Binotto. È risaputo, infatti che questa è una fase delicata del campionato in corso ma soprattutto del prossimo. Una fase in cui diversi team convergono le proprie risorse sui progetti 2023. “Sui regolamenti dell’anno prossimo invece la stanno tirando davvero per le lunghe, a tal punto che mi sembra quasi troppo tardi. Non si può arrivare all’ultimo minuto e fare dei cambi così significativi, quando abbiamo anche ore di gallerie limitate e un budget cap ormai i concetti vettura sono fatti e le monoposto sono impostate. Se qualcuno cambiasse qualcosa mi sembrerebbe davvero folle come approccio e come decisione” ha detto Binotto.
Fonte dichiarazioni: FormulaPassion