La Scuderia è sbarcata sul tracciato magiaro con l’obiettivo di costruire una doppietta, e dai riscontri di queste FP2, così come nelle FP1, sembrano esserci i presupposti. la Red Bull non ha ancora trovato la quadra, ma ci si aspetta una rimessa in sesto per la giornata di domani. Norris chiude in un’insolita seconda posizione, la McLaren c’è!
Ferrari detta il passo nelle FP2
Charles Leclerc firma il primo tempo in 1:18.445, Sainz è terzo poco distante. La squadra di Maranello continua a dettare il ritmo, così come nella sessione delle 14. Il Layout dell’Hungaroring, come annunciato alla vigilia del weekend, pare andare a braccetto con la filosofia della F1-75. Il passo gara della rossa è senza dubbio il migliore, ma è opportuno aspettarsi un riavvicinamento della Red Bull nella giornata di domani.
Circa le novità da segnalare, I tecnici in rosso hanno provveduto alla sostituzione della coppia di rapporti della retromarcia dopo l’incidente di Charles Leclerc al Paul Ricard, nessuna penalità per lui. Il monegasco ha lamentato poca coppia quando saliva coi rapporti, e dopo essere tornato ai box per verificare il singhiozzo della monoposto, è tornato subito in pista.
Red Bull arranca, ma sono solo le FP2
Il leader del mondiale Max Verstappen chiude quarto, mentre il compagno Sergio Perez continua a faticare, il suo tempo è il nono, a quasi un secondo da Leclerc. la RB18 ha faticato nel long run, segno che i tecnici debbano ancora colmare delle lacune e trovare la quadra nella combo assetto-layout.
Sulla RB-18 sono comparsi degli aggiornamenti al marciapiede del fondo. I tecnici del toro alato non sono sembrati soddisfatti del fondo in stile Ferrari, scartato al gran premio di Francia. La monoposto di Milton Keynes si comporta in maniera esemplare nel primo settore, mentre ha margine di miglioramento nel secondo e terzo. Un margine da colmare se si vuole insidiare una F1-75 decisamente in palla.
Mercedes torna a faticare dopo la Francia
Hamilton ha chiuso appena fuori dalla top 10, e Russell si è accontentato dell’ottavo tempo. Il passo della W13 è costante ma non entusiasma.
I tecnici che hanno partorito la W13 arrivavano in Ungheria per cercare di replicare i risultati ottenuti in Francia, ma la monoposto fatica a stare al passo. La vettura di Russell e Hamilton soffre di sottosterzo, e i bloccaggi non sono mancati. Addirittura il neo-Mercedes Russell ha lamentato un ingresso in curva 1 difficile da affrontare senza rischiare di spiattellare l’anteriore destra.
Aston Martin e Hass: novità degne di nota
Sia la squadra di Silverstone che quella americana hanno fatto parlare di sé per gli aggiornamenti portati. Sulle verdone di Vettel (settimo) e Stroll (14esimo) ha debuttato un’ala posteriore mai vista, che va contro lo spirito del regolamento, ma che pare, ad oggi, legale. L’endplate laterale ha un ricciolo per rispettare i raggi massimi fissati dalle nome tecniche, il fine è di separare le zone a bassa e alta pressione che impattano e passano al lato dell’ala; l’obiettivo è quello di generare più carico, e per ora la soluzione sembra funzionare a giudicare dal passo gara di Sebastian Vettel.
La VF-22 di Magnussen (16esimo)e Schumacher (17esimo) ha mostrato delle pance in stile Ferrari, segno che sempre più squadre si stanno indirizzando verso il concetto della F1-75.
Che McLaren nelle FP2! E il resto della griglia?
La squadra di Woking è molto in forma sul tracciato magiaro. Norris ha chiuso in una straordinaria seconda posizione, ed anche il passo gara fa ben sperare i tecnici della macchina papaya. Ricciardo non è lontano, quinto. Alonso chiude in un buono sesto posto con la sua Alpine, il compagno Ocon è 13esimo. Non male le Alfa Romeo: Bottas chiude la top 10, mettendo a sandwich Hamilton con il compagno Zhou (12esimo). Fatica come di consueto AlphaTauri, che vede Gasly 15esimo e Tsunoda penultimo. Latifi 18esimo con la Williams, ed il compagno Albon, protagonista di un testacoda in curva 1 senza conseguenze, se non sugli pneumatici da buttare, finisce ultimo.