Sessione di qualifica particolarmente difficile da pronosticare a causa di valori in costante variazione durante le FP3. L’asfalto è più caldo rispetto alla terza sessione di prove, 56 i gradi. Leclerc strappa la pole a Verstappen, ma la Red Bull sarà in modalità full attack potendo contare su due punte contro una sola della Ferrari.
Leclerc torna in pole position, Sainz grande team player
Charles Leclerc firma il primo tempo grazie ad un giro perfetto, il cronometro segna 1:30.872. Il contributo del compagno Sainz è stato un grande valore aggiunto al giro del monegasco, anche se visto il distacco su Verstappen di tre decimi, la pole, probabilmente, sarebbe stata nelle sue mani anche senza la scia. Il Madrileno ha aspettato e dato la scia al compagno sul rettilineo del Mistral fino a dopo la curva Signes, che si percorre in pieno. Un lavoro di squadra millimetrico. Ferrari molto furba, un must se si punta ad entrambi i titoli.
Carlos Sainz, nonostante partirà in 19esima posizione a causa della penalità, si è dato battaglia con Magnussen, anch’egli penalizzato, per non partire dall’ultima casella. Lo spagnolo è parso molto a suo agio, chiudendo il Q2 con un tempo che ha lasciato tutti a bocca aperta. il numero 55 sembra avere feeling, e i requisiti per una grande rimonta sembrano esserci tutti.
La Scuderia ha visibilmente migliorato l’assetto rispetto alle FP3, sessione in cui la rossa, in particolare di Leclerc, faticava e non poco con il posteriore. In qualifica, la F1-75 necessitava di ben poche correzioni per performare al meglio, segno che i tecnici hanno ritrovato una strada che pareva persa.
Ad aiutare le F1-75 ad esprimersi meglio, ovviamente, c’è anche l’utilizzo di una mappatura più spinta. Il motore è stato tenuto in una modalità più conservativa durante le prove libere per tutelarne la durata a causa di un’affidabilità ancora acerba.
Verstappen e Perez a caccia di Leclerc
Max Verstappen ha chiuso un primo tentativo con un ottimo tempo. Nel secondo tentativo, tuttavia, l’olandese non è riuscito a migliorarsi, dovendo rinunciare alla partenza al palo. Il campione del mondo potrà contare su un attacco a due punte, avendo il compagno Perez appena dietro, in terza posizione.
La RB18 è parsa più in palla sul giro secco rispetto alle prove libere, e se pagherà ciò sul passo gara lo scopriremo con certezza domani. Nei long run delle FP3 la Red Bull pareva pagare qualcosa nei confronti della Ferrari, ma al minimo cambio di condizioni i valori potrebbero scombinarsi.
Mercedes: non c’è il risveglio. Il resto della top10
La squadra della stella a tre punte arrivava al Paul Ricard con le più rosee aspettative, ma, perlomeno sul giro secco, paga ancora un margine importante. Hamilton firma il quarto tempo, a quasi nove decimi dalla pole, mentre Russell, alle spalle di un fantastico Norris sulla sua McLaren, chiude sesto ad un secondo e due da Leclerc. Tanto lavoro da fare e tante decisioni da prendere nella casa di Stoccarda. Stupiscono anche Fernando Alonso (settimo) e Yuki Tsunoda (ottavo), che nonostante i mancati ingressi in Q3 dei compagni, firmano dei tempi degni di nota.
L’errore di Zhou e il tempo cancellato di Schumacher
Gli esclusi nel primo turno sono Latifi, che partirà 18esimo a causa delle penalità di Sainz e Magnussen; Schumacher che partirà 17esimo, il tedesco si era classificato in Q2 ma il tempo gli è stato cancellato per track limits. Zhou partirà 16esimo a causa di una doppia correzione violenta che gli è costata il Q2; Stroll 15esimo e Gasly 14esimo.
Albon fa il possibile, delusione Ocon e Ricciardo
P15 per Albon, che riesce a portare una Williams più promettente del solito in Q2. Vettel chiude con il 14esimo tempo, faticando con un’Aston Martin che continua a regalare poche soddisfazioni. Bottas è 13esimo, mentre Ocon 12esimo. Il primo degli esclusi è Ricciardo, appena fuori dalla top10.