Dall’Austria alla Francia: la costante dei track limits
I track limits che tanto hanno fatto discutere in Austria saranno di nuovo protagonisti al Paul Ricard secondo Christian Horner. Il team principal Red Bull ha spiegato che è la stessa conformazione dei tracciati, con ampie vie di fuga in asfalto, a spronare i piloti ad oltrepassare i limiti per guadagnare qualche decimo sul giro.
Questo, però, non rimane impunito. Durante il weekend del Gran Premio d’Austria, infatti, sono stati notati ben 43 mancati rispetti dei limiti della pista. Dopo tre avvertimenti, per i piloti più perseveranti è scattata una penalità di cinque secondi.
Il problema è che, da dentro l’abitacolo, è molto difficile notare di aver oltrepassato la linea bianca con tutta la vettura e quindi la punizione risulta eccessivamente severa. Per questo motivo, il comportamento della direzione gara al Red Bull Ring ha sollevato numerose polemiche da parte di piloti, team principal e tifosi.
Secondo il manager inglese, in Francia sarà ancora peggio: “In Austria il problema è la natura del circuito che invita i piloti ad utilizzare i limiti della pista e, naturalmente, ci sono stati molti di coloro che hanno violato gli stessi durante il fine settimana. La mia preoccupazione non è tanto qui: penso che il Paul Ricard costituirà un problema ancora più grande. L’asfalto oltre i limiti della pista è praticamente sconfinato ed effettivamente ci sono dei punti in cui si può guadagnare tempo sul giro“.
Penalità troppo severe? La soluzione di Russell
Per quanto riguarda la severità delle punizioni, George Russell propone una soluzione drastica: “Per noi è molto difficile, al momento, giudicare una linea bianca, perché non si può percepirla. Se vieni spinto via nei duelli ruota a ruota, tieni il piede per cercare di attaccare di nuovo alla curva successiva. Se però ci fosse della ghiaia o qualcos’altro che ti penalizza, entrambi i piloti si comporterebbero in modo diverso“.
“Penso che ci sentiamo ascoltati dalla FIA, ma non possono cambiare le regole di settimana in settimana di fronte alle proteste di ogni pilota. Devono attenersi alle loro regole, ma devono essere applicate in modo coerente e devono essere chiare per tutti noi. Le sanzioni dovrebbero essere un po’ più coerenti, e questo avverrà solo se ci sarà coerenza da parte di chi controlla che i regolamenti vengano rispettati”.
Fonte: Formula Passion