Sono giorni strani quelli che stiamo vivendo. Veniamo da due weekend in cui la Ferrari è tornata alla vittoria, prima con Sainz a Silverstone e poi con l’ultimo successo di Leclerc in Austria. Ma in entrambi i casi questa vittoria non è arrivata propriamente in modo “pulito”. Già perché la Rossa, in entrambe le occasioni ha dovuto masticare un boccone amaro. A Silverstone la prima vittoria di Sainz è arrivata tra le polemiche per un mesto 4° posto ottenuto da Leclerc, l’uomo su cui tutti, tranne Ferrari evidentemente, punterebbero per lottare per il Mondiale. In Austria la vittoria di Leclerc è arrivata nel malcontento generale per l’out di Sainz a pochi giri dalla fine. Se nel resto del mondo c’è solo amarezza per l’occasione persa, in Spagna si pensa che questi problemi di affidabilità non siano casuali, ma segnali di un vero e proprio complotto contro il pilota spagnolo.
I primi scontri
La battaglia tra i due piloti della Rossa si è accesa proprio a Silverstone, un paio di settimane fa. Il fatto che la Ferrari non abbia mai deciso una gerarchia tra Charles Leclerc e Carlos Sainz ha tenuto aperto ogni scenario possibile. Così alla prima occasione in cui i due erano veramente vicini il team ha deciso di lasciarli battagliare in pista, cosa che ha ricompattato il gruppo alle loro spalle e compromesso la gara di Leclerc svantaggiato anche dall’entrata di una Safety Car nei giri finali. La pessima strategia del muretto della Rossa che non lo ha richiamato ai box per cambiare le gomme ha tolto la possibilità al monegasco di ottenere addirittura il podio, dopo una gara superba del monegasco. La vittoria di Carlos ovviamente è passata in secondo piano e l’ondata d’odio per il pilota spagnolo si è propagata a macchia d’olio.
In Austria la lotta continua
Una settimana dopo l’umore era ancora quello. E sin dal Sabato i due hanno dimostrato ancora una volta di poter stare molto vicini. Il gap di punti tra i due, dopo Silverstone si era accorciato in una maniera tale da far dire anche allo stesso Mattia Binotto che entrambi avrebbero potuto lottare ad armi pare. E così è successo, tanto da riaccendere subito le polemiche e invocare nella mente dei ferraristi ricordi del passato con gli scontri fratricidi Vettel-Leclerc, uno dei più recenti tra l’altro in Austria 2020. La tensione al momento della partenza del Gran Premio d’Austria era davvero alta ma tutto fino agli ultimi giri è andato tranquillamente. Nessuna lotta interna, anche perché Charles aveva un distacco abbastanza discreto con lo spagnolo che era alle prese con un attacco su Verstappen. Tutto bene insomma, fino al ritiro di Sainz, per un problema al motore sulla sua F1-75 divorata dalle fiamme. Un fatto che secondo la stampa spagnola, in particolare secondo il famoso quotidiano nazionale “Marca”, non sarebbe “accidentale”.
L’attacco alla Ferrari
Non è la prima volta che il quotidiano alimenta l’odio tra i due piloti del Cavallino. Già a Baku Marca aveva contestato la Pole ottenuta da Leclerc, sottolineando che fosse arrivata solo perché Sainz è un pilota “troppo onesto”. A qualche settimana di distanza il giornale spagnolo è tornato all’attacco ma questa volta puntando il dito sull’intera gestione della Ferrari, accusata di aver dirottato in maniera piuttosto evidente il weekend in favore di Leclerc, avanzando accuse che hanno dell’assurdo. Una di queste accuse riguarderebbe proprio il ritiro di Sainz, premeditato, per fermare lo spagnolo ed evitare che la lotta tra i due si potesse riaccendere. FormulaPassion ha tradotto e riportato le parole del giornalista spagnolo Carlos Miquel, risalenti al 12 Luglio 2022.
“Due ore prima della gara un esperto giornalista italiano mi ha detto, tra il serio ed il faceto, una frase inquietante: “Oggi vince la Ferrari. Questo è ciò di cui ha bisogno il campionato del mondo. Come se ci fosse un pulsante a disposizione di Domenicali per riaprire il mondiale”. Qualcuno mi spieghi cosa diavolo è successo alla Red Bull di Max Verstappen tra sabato e domenica, sembra una stregoneria. Nella Sprint ha retto abbastanza bene 24 giri con le gomme medie, nel GP non andava bene con nessuna mescola e Leclerc l’ha superato come se non esistesse.“
Il motore di Sainz
“Fa parte dei misteri anche il fatto che il motore di Sainz prenda fuoco proprio quando l’atmosfera tra i due piloti Ferrari è più tesa che mai. Leclerc ha sorriso, sino a che non ha visto Carlos metterlo alle strette. Poi storce la bocca, va a cena con Binotto, porta con sé il suo manager Nicolas Todt, con tutte le ramificazioni mediatiche che ne conseguono. La stampa, più influenzata che influente, che va in rivolta nonostante il meritato trionfo di squadra. Carlos aveva una macchina che perdeva tra i due e i tre decimi nella seconda parte di gara a Silverstone, ma non ha mai perso di vista la vittoria […].
Il distacco tra i due aumenta e il team è tranquillo
“I 26 punti persi rispetto al compagno al Red Bull Ring, fanno sembrare gli ordini di scuderia pronti a partire da settembre. Ma in realtà sono già partiti. Sabato sera infatti Carlos è diventato il cattivo, perché ha attaccato Leclerc, che nella Sprint non era molto veloce. Nel GP poi Maranello ha deciso strategie diverse per i propri piloti sino alla prima sosta. Charles ha dovuto fare da lepre, Sainz ha dovuto invece gestire le gomme. E non potevano lottare tra loro. Sainz si è fermato per due volte ai box con le gomme in perfette condizioni, proprio quando era libero di spingere e con gomme dure stava facendo tempi migliori del suo compagno, è stato richiamato ai box. ‘Monsieur’ (Leclerc, ndr) alla domenica non era più veloce. La certezza che Carlos non potesse vincere, dopo il successo di Silverstone, è stata la cosa più tangibile della domenica. […].”
Fonte dichiarazioni: FormulaPassion