Sono delle settimane molto particolari in casa Ferrari. La scuderia di Maranello è reduce da due vittorie nelle ultime due gare, ma come sempre non mancano le critiche.
Binotto detta legge: “Piloti liberi di lottare”
Uno dei temi principali riguarda la gerarchia piloti. A Silverstone, a seguito della strategia eseguita dalla Rossa, le critiche sul non aver “aiutato” Leclerc sono volate alle stelle. E’ tempo dunque in casa Ferrari di stabilire una gerarchia? La classifica, soprattutto a seguito del Gran Premio d’Austria, sembra parlar chiaro. Di parere invece diverso è il team principal della Rossa Binotto che, durante il weekend del Red Bull Ring, sulla domani inerente all’avere un primo e un secondo pilota ha risposto così.
“La nostra strategia è quella di massimizzare i punti del team, perché c’è anche il mondiale costruttori. Crediamo che così facendo, ci saranno anche maggiori opportunità per i piloti stessi. Allo stato attuale, sono liberi di lottare”.
Ferrari, si aspetta il Belgio?
Totale libertà dunque, la stessa che si è vista durante la Sprint. Una battaglia, quella tra Leclerc e Sainz, che alla fine non ha portato a nulla di buono, considerando la fuga e la vittoria di Verstappen. L’idea della Ferrari, almeno a oggi, è aspettare l’ultimo GP prima della pausa estiva, per poi tornare in Belgio(forse per l’ultima volta) con una chiara gerarchia.
Leclerc vuole il mondiale
Se a oggi la Rossa dovesse decidere un primo pilota, è inevitabile puntare su Charles Leclerc. Aldilà della classifica, le prestazioni del monegasco sono state davvero incredibili. Anche la stessa vittoria ottenuta in Austria ha confermato ancora una volta che può e deve lottare per il mondiale. Si eviterà dunque quanto successo a Silverstone? Binotto risponde così, tornando anche sull’incontro avuto in settimana a Montecarlo col suo numero 16:
“Si trovava a Monaco nel mezzo di un back-to-back. Il modo più facile per incontrarlo era quello di andare direttamente con lui. Insieme abbiamo riso e scherzato di quello che leggevamo sui giornali, perché non era vero”.
FONTE DICHIARAZIONI: FormulaPassion