A Spielberg, per il secondo race weekend della stagione dopo Imola, le cose iniziano a farsi serie già dal venerdì. La presenza della sprint race al sabato, infatti, anticipa le qualifiche tradizionali al venerdì pomeriggio. Chi terminerà con il miglior tempo della sessione, oltre alla pole position statistica, otterrà il diritto di partire davanti nella mini gara. A farlo è Verstappen che chiude davanti a Leclerc e Sainz, ma non sono mancate le sorprese.
Il primo aspetto da notare sono i track limits. Questo fine settimana, infatti, il direttore di gara è stato chiaro: chiunque metta tutte le quattro ruote oltre la linea bianca nelle curve 9 e 10 vedrà il proprio tempo cancellato. Tanti piloti, difatti, sono costretti a fare più tentativi del previsto per una sbavatura impercettibile ma potenzialmente letale.
Albon MVP del Q1, periodo nero per Ricciardo e le Aston Martin
A fine Q1, Ricciardo, Zhou, Latifi sono eliminati assieme alle due Aston Martin di Stroll e Vettel. Il team inglese, infatti, sembra aver trovato un ottimo passo gara che consente ai suoi piloti di coprire lunghe distanze con lo stesso treno di gomme, ma paga non poco in qualifica.
Anche oggi, il canadese termina in diciassettesima piazza, mentre il tedesco è addirittura ultimo. Alex Albon, compagno di Latifi, riesce invece a portare la propria Williams in Q2 dopo il botto a Silverstone che l’ha costretto a passare qualche ora in ospedale.
Norris escluso in Q2, ottima prestazione delle Haas
Il thailandese, però, non riesce ad entrare in Q3 e viene escluso insieme alle Alpha Tauri, Bottas e Norris. L’inglese della McLaren, in particolare, ha avuto una sessione da incubo, non riuscendo a completare nessuno dei quattro giri effettuati senza sbavature. Un weekend che si prospetta in salita per il team Papaya.
Accedono dunque all’ultima fase entrambe le Ferrari, le Red Bull, le Mercedes, le Alpine e le Haas, che continuano così il momento di forza iniziato in gara a Silverstone, dove hanno ottenuto il primo doppio piazzamento a punti dal lontano GP di Germania del 2019.
In casa Red Bull, Sergio Perez viene messo sotto investigazione: il messicano è infatti riuscito ad entrare in Q3 grazie ad un colpo di reni finale, ma nel suo miglior giro è ampiamente uscito oltre la linea bianca in curva 8. Una potenziale penalità lo avrebbe potuto escludere dal Q3, ma si decide di delegare la questione una volta che le qualifiche sono terminate.
Pole per Verstappen, delusione Mercedes
Dopo il primo tentativo in Q3, Max Verstappen fa emozionare la bolgia orange del Red Bull Ring mettendosi davanti alle Rosse di Leclerc e Sainz. Male Hamilton, che dopo un ottimo inizio di qualifiche è finito violentemente in barriera all’uscita di curva 7. Il campione inglese spreca così una potenziale top 3, avendo sempre viaggiato sui tempi delle Ferrari e delle Red Bull.
Ad una bandiera rossa causata da una Mercedes ne segue un’altra dopo pochi minuti: George Russell perde la vettura all’ultima curva e termina in barriera come il compagno di squadra. Un Q3 assolutamente deludente per gli uomini in argento, che per la prima volta quest’anno erano fiduciosi di poter insidiare i due top team.
Alla fine di una sessione movimentata (e non ancora terminata, vista l’investigazione di Perez) Verstappen beffa le Ferrari per pochi millesimi e ottiene la sua terza pole stagionale. Leclerc (secondo) e Sainz (terzo) perdono così un 1-2 che sembrava possibile a poche curve dalla fine. Perez completa la seconda fila in attesa dell’investigazione, davanti a Russell, Ocon, Magnussen, Schumacher e Alonso. Chiude la top 10 un deluso Lewis Hamilton.