A Baku la qualifica dura più di due ore. Ben sei bandiere rosse esposte durante le tre sessioni. Una pista che, rispetto a ieri, è peggiorata. Temperature basse, vento forte e leggeri scrosci di pioggia sono stati protagonisti. Alla fine a spuntarla è stato il più forte di tutti: Max Verstappen. Incidente per Piastri nel Q3, ma Norris non ne approfitta e fa solo settimo. Male le Ferrari, mentre Sainz e Lawson si prendono la seconda e la terza posizione.
Inizia la qualifica del GP di Baku in condizioni difficili
Semaforo verde alle ore 14:00 italiane. Inizia la qualifica a Baku con diverse incognite. Prime fra tutte quelle metereologiche. Infatti, la pioggia è caduta sul circuito azero sia durante la notte che tra le FP3 e l’inizio del Q1. La pista è diventata quindi più complicata da affrontare, ma con il passare dei giri sicuramente vedrà migliorare le sue condizioni. Per questo la maggior parte dei piloti sta scendendo in pista fin da subito, per incanalare giri su giri e cercare il miglior tempo ottenibile. Sono tutti su soft, tranne i piloti Red Bull e Piastri con le medie. Una strategia per cercare di conservarsi, magari, una mescola rossa per il Q3.
La sessione viene interrotta però da una bandiera rossa a poco più di undici minuti dal termine del Q1. Alexander Albon ha urtato il muro all’interno di curva 1. Grave errore di valutazione per il pilota Williams che abbandona così la sua vettura a bordo pista. Ci mettono un po’ i commissari di gara per liberare la pista. La qualifica a Baku riprende alle 14:15 italiane. Il primo a scendere in pista è Pierre Gasly, seguito da tutto il resto della griglia che non vuole perdere tempo. Ora però, a differenza di quanto visto a inizio sessione, molti piloti hanno scelto di montare gomma media. Tra questi Kimi Antonelli, che a sette minuti è costretto ad abortire il suo giro per un lungo in curva quindici.
Hamilton si prende la prima posizione su gomma rossa. Dietro di lui si posizionano Piastri e Leclerc. Verstappen sta cercando di completare il suo giro lanciato quando però viene esposta un’altra bandiera rossa. Nico Hulkenberg va contro le barriere in curva 4, perde l’alettone e riguadagna però la corsia dei box. A poco più di sei minuti ricomincia l’attività in pista. Finale di Q1 tiratissimo che, dopo gli ultimi tentativi da parte dei piloti, vede tra gli eliminati Colapinto, Hulkenberg, Ocon, Gasly e Albon. I primi tre sono invece Norris, Verstappen e Leclerc, mentre la sessione termina con un’altra bandiera rossa dopo che Colapinto l’ha buttata nel muro in curva 4, proprio dove nel frattempo il suo compagno di squadra era finito nella via di fuga lì vicino. Strano l’incidente, che è avvenuto in regime di bandiera gialla e dopo che l’argentino aveva completato l’ultimo giro utile per qualificarsi.
Q2 parte in ritardo per i precedenti incidenti

I piloti attendono in macchina fino alle 14:48. I commissari stanno pulendo la pista dai detriti sparsi da Franco Colapinto dopo l’incidente avuto in curva 4. Finalmente le vetture riescono a scendere in pista. La prima a farlo è la Williams di Carlos Sainz, seguito da Bearman e Hadjar. Subito fuori dai box anche le due Ferrari, con Hamilton davanti a Leclerc. Nessuno riesce a completare il giro lanciato perché Oliver Bearman tocca il muro con la sua Haas e rompe la sospensione posteriore destra in curva 3. Abbandona la vettura in pista e i commissari sono costretti a esporre la quarta bandiera rossa. Dopo un po’ viene esposta di nuovo la bandiera verde. Leclerc scende in pista con gomma media, ma in curva 1 va lungo e deve abortire il giro. Hamilton, invece, è pronto con la gomma soft.
A sette minuti dal termine arrivano finalmente i primi tempi cronometrati del Q2. Norris, con gomma rossa, si prende la prima posizione. Piastri, nelle stesse condizioni, non va oltre il quarto posto, mentre Russell e Antonelli sono in seconda e terza casella con pneumatici medi. Arriva poi Max Verstappen, che si prende la seconda posizione su mescola media. In grande difficoltà Leclerc, che si trova costretto ad abortire altri due giri, dopo altrettanti errori. Il monegasco torna ai box per montare un nuovo set di gomma media.
Si lancia nel suo giro veloce anche Lewis Hamilton. Il pilota inglese però non riesce a migliorarsi e rimane in decima posizione. Alle sue spalle, intanto, arriva finalmente Leclerc che, carico di un fucsia nel settore centrale, riesce a mettersi quarto. Il monegasco, tra l’altro, ha dato un colpo forte con la posteriore destra al muro esterno in uscita di curva 2. Alla tra gli eliminati ci sono Alonso, Hamilton, Bortoleto, Stroll e Bearman. Si salva all’ultimo Yuki Tsunoda, mentre Verstappen fa segnare la miglior prestazione del Q2.
Q3 complicato: a muro finiscono Leclerc e Piastri
Arrivano finalmente al suo epilogo la qualifica a Baku. Le uniche vetture a scendere in pista con le gomme rosse C6 sono le Racing Bull. Tutte le altre sono invece su pneumatici medi. Intanto cominciano a comparire delle timide gocce di pioggia sulle telecamere. I piloti si stanno lamentando di quanto sta accadendo, con la pista che sta peggiorando in termini di aderenza. La sessione però viene interrotta dall’ennesima bandiera rossa. Questa volta a commettere un errore è stato Charles Leclerc, con la vettura infilata completamente nel muro in uscita da curva 15. Mentre i commissari stanno lavorando, la pioggia continua a scendere. Nel frattempo, però, in testa alla classifica dei tempi c’è Carlos Sainz, seguito da Lawson e Hadjar.
Passa parecchio tempo prima della ripartenza. La pioggia pare essere cessata, se pur già poco insistente. McLaren sceglie la gomma rossa, forse perché più facile da scaldare su una pista fredda come lo è attualmente. Mercedes, invece, decide di montare comunque gomme medie. Stessa scelta fatta da Red Bull per Verstappen. A cinque minuti dal termine cominciano i giri lanciati, ma vengono ancora una volta interrotti dall’ennesima bandiera rossa. Questa volta a sbagliare è Oscar Piastri. L’australiano va lungo in frenata alla terza curva ed entra completamente nel muro con la sua vettura. Tra l’altro, dato curioso: la sesta bandiera rossa nelle qualifiche di Baku significano record assoluto. Superate Imola 2022 e Brasile 2024, ferme a cinque interruzioni. Complice una pista vessata da forti raffiche vinte e, ormai passati, leggeri scrosci di pioggia. La temperatura dell’asfalto è quindi molto bassa e l’aderenza delle vetture minore.
All’ennesima ripartenza ci sono Verstappen e Russell con gomma nuova, rispettivamente rossa e gialla. Il primo però ad andare per quello che sarà l’unico tentativo disponibile per la pole position è Lando Norris. Il pilota inglese però è imperfetto, tocca anche il muro in curva 15. A fine qualifica è solo settimo. La pole position alla fine la fa Max Verstappen, grazie a un 1:41.117. Secondo un grandissimo Carlos Sainz, che ha fatto un ultimo grande giro per conservare almeno la prima fila. Terzo, incredibile, Lawson con la Racing Bull. Completa la seconda fila Andrea Kimi Antonelli, poi Russell, Tsunoda. Dopo Norris c’è Hadjar e chiudono la top ten gli incidentati Piastri e Leclerc. Termina così, dopo quasi due ore, la qualifica del GP di Baku.