Sventola la bandiera a scacchi sulla gara di questo GP d’Ungheria che ha visto il trionfo di Lando Norris su McLaren. È 1-2 Papaya, con Piastri che chiude il podio insieme a George Russell su Mercedes. Solo P4 per il poleman Charles Leclerc e P12 per l’altra Rossa di Lewis Hamilton, la stessa posizione raggiunta in qualifica. Leggi il report per scoprire come è arrivata la 200esima vittoria del team britannico.
Disastro in partenza di Norris, tiene la testa Leclerc
La partenza vede chi sorride come Leclerc che tiene bene la testa della corsa. Ma c’è anche chi compie un disastro nei primi metri. Norris cerca il sorpasso in curva 1 sul compagno Piastri, ma è costretto a frenare prima ed uscire peggio verso curva 2. La conseguenza? Perde la P3, superato da Russell e Fernando Alonso. Il neo 44enne verrà superato al giro 3 dalla McLaren. C’è però una penalità per Nico Hulkenberg per falsa partenza: sono 5 secondi per il tedesco della Sauber.

Box per Leclerc e Piastri, resta fuori Norris
La gara continua, ma un team radio preoccupa la Ferrari e tutti i ferraristi: “What are all these cuts”. Charles sente dei tagli nel motore, ma al momento non sembrano influire troppo sul distacco con la Papaya #81. 2.5 secondi il vantaggio del monegasco, mentre l’australiano non recupera più di 1/2 decimi quando va più forte del #16. Il primo pit tra i top 10 è di Max Verstappen alla fine del giro 17 per montare gomma bianca. Il giro successivo è quello di Oscar Piastri, e la comunicazione è precisa: “Box to overtake Leclerc”.
Reagisce subito la Rossa con un pit stop di 2.0 secondi. È ancora davanti, ma l’australiano si è avvicinato e bene. Al giro 21 la #16 passa Alonso per la P2, con Norris che fa segnare il giro veloce. Il bluff di McLaren ha funzionato, in quanto il #4 aveva detto di aver esaurito tutta la gomma. Ma liberatosi di Russell, che era rimasto in P3, fa segnare i suoi migliori intertempi. Adesso si pensa al Plan D in casa Papaya.
Entra Norris, si va per una sosta
Fine del giro 31, rientra ai box Lando Norris. Il piano è ormai chiaro: unica sosta per battere sia Leclerc che Piastri. Saranno 40 giri di fuoco per questa gara in Ungheria. Davanti, la Ferrari e la McLaren si trovano ad 1.4 secondi tra di loro. Anche Alonso in P5 cerca la sosta singola, così come Bortoleto, Stroll e Lawson (tutti e 4 si trovano dalla P5 alla P8). Giro 40, rientra adesso Charles Leclerc ed esce in P4. Ancora una volta, 2 secondi netti la sua sosta. Rimane fuori invece Oscar Piastri, che adesso sfrutta tutto il potenziale della sua Papaya #81. 6.7 secondi il distacco da Lando, ed una gomma 9 giri più giovane di quella del britannico che attacca George Russell. Alla fine del giro 45 arriva la sosta per il leader Oscar Piastri.

Piastri svernicia Leclerc: ora punta a Norris. Crollo Ferrari
Come un fulmine a ciel sereno, la gara in Ungheria della Ferrari #16 sembra prendere una piega diversa. Molto probabilmente per problemi a livello di carburante, comincia ad avere un passo da incubo. Al giro 51, Piastri svernicia Leclerc e si mette a caccia del compagno Lando Norris. Sono 5.9 i secondi dalla Papaya #4, mentre la Rossa #16 perde circa 1 secondo al giro sulla Mercedes #63. E allora al giro 60 si avvicina Russell che riesce a chiudere il sorpasso al giro 62. Charles ci prova con le unghie e con i denti, ma non può fare nulla, ed inoltre è notato il suo moving under braking nel difendersi.
Piastri prende Norris, Antonelli va a punti
Il finale della gara in Ungheria si prospetta molto interessante. Giro 66, Piastri ha preso il DRS su Norris. È lotta vera tra i due McLaren. L’attacco vero arriva al giro 69, che arriva al bloccaggio in curva 1 e rischia di fare una frittata. Un francobollo passava tra la sua ala anteriore ed il posteriore del suo compagno. L’ultimo giro, con il cuore in gola, è a favore di Lando Norris, che vince il GP ungherese. 1-2 McLaren, con Piastri davanti a George Russell.
Solo P4 per Charles Leclerc, che addirittura si becca 5 secondi di penalità per quei movimenti in frenata. P5 per Fernando Alonso, seguito da uno strepitoso Gabriel Bortoleto in P6. Segue l’altra Aston Martin di Lance Stroll. Grande bottino di punti per il team britannico. Chiudono la Top 10 Liam Lawson davanti a Max Verstappen, anonimo durante tutta la gara se non per un piccolo momento con Lewis Hamilton che sarà investigato dopo la gara. P10 per Kimi Antonelli, con il 7 volte campione del mondo della Rossa che chiude la gara nella posizione di partenza (P12).
