Sventola la bandiera a scacchi sulla gara in Austria. È un totale dominio McLaren a Spielberg, con una doppietta capitanata da Lando Norris, con un week-end praticamente monopolizzato, davanti al compagno Oscar Piastri. Buona gara da parte della Ferrari, che soprattutto nella seconda parte del gran premio ha dimostrato un buon passo. Sul podio ci sale Charles Leclerc, con Lewis Hamilton in P4. Ritirati al primo giro Max Verstappen e Andrea Kimi Antonelli. Ecco le fasi salienti della domenica austriaca.
Partenza? Sainz dice di no. Secondo giro di formazione
La partenza della gara in Austria viene posticipata a causa di Carlos Sainz, che sembra rimanere bloccato in prima marcia. Con l’aiuto dei commissari, riesce a ripartire, ma dalla direzione gara era arrivata la notifica “aborted start“. Arrivato ai box, lo spagnolo non può comunque prendere parte al gran premio visto il problema che si è rivelato essere dei freni. Dopo 10 minuti ed il secondo giro di formazione, il GP d’Austria può cominciare?

Adesso si parte, subito fuori Max. 1-2 McLaren e SC
Partenza davvero caotica. In curva 1 Leclerc prova l’attacco su Norris. Il britannico chiude, ed il monegasco non si accorge che all’esterno arriva Oscar Piastri, autore di una partenza fulmine. Dietro, è lotta tra Hamilton e Russell, che arrivano fino a curva 6, con il sorpasso del #44 sul #63. Il caos vero, però, si scatena a centro gruppo. Antonelli in curva 3 blocca tutte e 4 le ruote cercando di scartare le macchine davanti a lui. Ma la macchina non si ferma, e ad essere centrato è Verstappen. Entrambi sono out e viene chiamata in causa la Safety Car.
Allungano le due astronavi Papaya
Alla fine del giro la vettura di sicurezza rientra, con Norris che dà uno strappo molto anticipato sorprendendo tutti. La ripartenza è regolare, con il duello Lewis-George che imperversa. Davanti, Piastri vuole attaccare il compagno e si tiene in zona DRS, con Leclerc che cerca di stare con le due Papaya. Ma le due vetture britanniche fanno un altro sport e la gara in Austria comincia ad essere a senso unico verso di loro. La differenza di passo tra loro e la prima Rossa è di più di 5 decimi, con la #16 che è già a 4 secondi e mezzo dal leader.

Attacco di Piastri, si difende bene Norris. Primi pit stop
Si infiamma davvero la gara in Austria. Al giro 11 arriva il primo attacco di Oscar Piastri, che va dentro in curva 3. Norris è però furbo, e frena così tanto da uscire meglio verso la 4 ed avere il DRS, riprendendosi la posizione. Al giro 13, arrivano i primi pit stop della gara con Pierre Gasly, che era partito con la gomma rossa, e Nico Hulkenberg. Da notare Albon in P6 e Gabriel Bortoleto in P7. Il primo andrà ai box il giro dopo e, al giro 17, arriverà il ritiro. Gran premio che è invece in salita sin dai primi giri per Leclerc, a cui è chiesto Lift and Coast costante a tutte le curve ed in tutti i giri. In questo caso, per una questione di temperatura dei freni.
Tanti rischi e primi pit stop
Giro 20, si ferma George Russell sperando nella reazione della Ferrari che però non arriva. Al giro dopo, arriva un secondo attacco di Piastri in curva 4, in cui i due non si prendono per millimetri. In quel passaggio arriva la chiamata ai box per Norris, con il compagno che resterà fuori nonostante un flatspot dovuto al bloccaggio. Ma nelle comunicazioni radio è proprio l’australiano a chiedere di continuare con questa gomma per avere un vantaggio di gomma sul britannico. Il suo pit stop arriva alla conclusione del giro 24, uscendo dietro all’altra Papaya di circa 5/6 secondi. È 1-2 Ferrari, con Leclerc davanti ad Hamilton e forse con un piccolo pensiero di una gara ad una sosta in Austria.

Si fermano anche le Ferrari, si ricompone il duo McLaren
Giri 25 e 26, i passaggi in cui Leclerc ed Hamilton rientrano ai box per montare una gomma bianca nuova, così come le due McLaren davanti a loro. Le vetture di Maranello, però, devono superare Lawson e Alonso che non si sono ancora fermati. Dal muretto Papaya, intanto, arriva la comunicazione per Piastri in cui è stato chiesto di ridurre i rischi e di non ripetere il quasi disastro avvenuto alcuni giri prima. Al giro 31 nelle retrovie c’è un contatto tra Colapinto e Tsunoda, con il pilota della Red Bull che prende la posteriore destra dell’Alpine facendolo girare. Il giapponese dovrà recarsi ai box per dei danni all’ala, ricevendo successivamente 10 secondi di penalità per la sua gara in Austria.
Gara bloccata, si ferma la Ferrari
Fino al giro 50, tra sorpassi nelle retrovie ed altri pit stop, nella parte alte della classifica è tutto bloccato. In quel passaggio, la gara in Austria viene riaccesa dalle fermate ai box dei top team. Si tratta tuttavia di un brivido minimo, perché in rapida successione si fermano Leclerc, Hamilton, Norris e per ultimo Piastri. Tutti montano una gialla nuova per completare gli ultimi 20 giri di gara circa. All’uscita dai box, l’australiano ha una piccola incomprensione con Colapinto, che in lotta ancora una volta con Tsunoda non si accorge della McLaren e lo spinge sull’erba. Il risultato finale è una perdita di tempo per Piastri ed una penalità di 5 secondi per l’argentino.
Ultimi 10 giri di fuoco, ma la spunta Norris
Da quando hanno montato gomma nuova, i due McLaren non si sono risparmiati a colorare la loro riga dei tempi di fucsia. Al passaggio numero 60, Piastri stampa un 1.07.9 e si porta a circa 2 secondi da Norris. Ma tutto gira dalla parte della McLaren #4, con Lando Norris che vince la gara in Austria. Conclude la doppietta Papaya Oscar Piastri, con Charles Leclerc che conquista l’ultimo gradino del podio. Quarta posizione per Lewis Hamilton, poi Russell. Gara fantastica (anche grazie ai 4 ritiri di oggi) per Liam Lawson, Fernando Alonso, Gabriel Bortoleto e Nico Hulkenberg, rispettivamente in P6, 7, 8 e 9. Ultimo posto in Top 10 agguantato da Esteban Ocon. In ottica Fanta F1, il bonus ultimo posto viene conquistato da Yuki Tsunoda, con la Red Bull che porta a casa un doppio zero per la prima volta da Bahrain 2022.
