Gli adesivi sulle auto di Formula 1 non sono solo decorazioni. Ogni singolo adesivo e logo incollato sulla livrea di una monoposto è il risultato di contratti, strategie di comunicazione e una visibilità globale senza paragoni. A tal proposito ci siamo chiesti, se sono così importanti, quanto pagano gli sponsor per avere gli adesivi sulle livree di F1?
Sponsorizzare la F1
Gli sponsor in Formula 1 molto spesso sono ciò che fa girare tutto il Circus. Sappiamo infatti che per una scuderia avere un grande sponsor implica anche avere un grande tornaconto economico, che sarà destinato allo sviluppo della vettura e a tutto ciò che fa funzionare un team. Il punto poi è anche la collocazione. Gli adesivi che vediamo sulle vetture, ci dicono tanto anche in base a come sono posizionati. Vediamo in che senso.
Come ogni cosa, anche la visibilità si paga: sappiamo infatti che i loghi degli sponsor principali vengono posizionati generalmente sul cofano motore. Questo può arrivare a costare allo sponsor fino a 60 milioni all’anno. Di notevole importanza sono anche gli adesivi che vediamo sulle pance laterali e sull’alettone posteriore. Parliamo di cifre che si aggirano tra 5 e i 25 milioni all’anno. Ma non solo i loghi principali, anche il più piccolo degli adeisivi che vediamo su una vettura di della categoria regina può essere arrivato a costare fino a 2 milioni di dollari all’anno per lo sponsor.
Anche la notorietà di un team fa tanto, inevitabilmente i loghi che vediamo posizionati su top team , come la Ferrari, la Red Bull o la Mclaren, costeranno più di quelli che sfoggiano i team minori.

Perchè investire? La Formula 1 è un palcoscenico globale
Nessun marchio investirebbe così tanto per un semplice adesivo. Se non fosse che anche il più piccolo degli adesivi che vediamo su una vettura di F1 fornisce all’azienda stessa una grande possibilità di visibilità. La Formula 1 infatti, nel 2023, ha raggiunto più di 1,5 miliardi di spettatori globali. Ogni weekend di gara è un’occasione per i brand di essere visti da un pubblico giovane, internazionale e con alto potere d’acquisto. Uno scambio di favori (economici!) equo.
Questo discorso ovviamente non vale solo per gli spettatori che seguono in vivo ogni weekend, ma anche per tutto ciò che ruota intorno ai media, la televisione, i social. Questo sport 1 regala grandi possibilità di visibilità ed in tante forme differenti, anche non del tutto convenzionali. Come possiamo ben notare i brand non si limitano a comparire sulle livree, ma anche sui caschi e sulle tute dei piloti. Senza dimenticare le divise dei meccanici e dell’intero team, nonchè nei box, nelle motorhome, nelle hospitality e nelle conferenze stampa. Insomma, uno sponsor che si assicura un posto in Formula 1 non corre il rischio di non essere visto.
Non è solo una questione di tutto o nulla, gli sponsor infatti possono anche attingere a dei pacchetti modulabili per la collaborazione e l’esposizione. Insieme al team viene stabilito il numero di gare in cui lo sponsor apparirà, oltre che alle diverse attivazioni di marketing, come possono essere ad esempio video e meet and greet. Alcune aziende, come Oracle (Red Bull) o Petronas (Mercedes), arrivano a finanziare gran parte del budget annuale del team, diventando partner tecnici e non solo sponsor visivi.

La visibilità… ha un peso!
Un altro piccolo dettaglio a cui non si bada: gli adesivi pesano! E cioè pesano davvero. E come ben sappiamo in F1 ogni singolo grammo conta, per questo motivo gli adesivi sono ultrasottili e ultraleggeri, stampati su pellicole speciali resistenti alle alte temperature. I designer quindi devono integrare ogni logo senza compromettere l’aerodinamica o aumentare il peso.
Ricapitolando, gli sponsor sulle livree, o tute, svolgono un ruolo fondamentale per rendere possibile ciò che tutti noi viviamo e ammiriamo in ogni weekend di gara di F1, sebbene spesso quegli adesivi passino inosservati. Questi sono il simbolo di una macchina perfetta. Quindi non sfottiamo HP, che a Ferrari conviene! (E beh, con oltre 100 milioni di dollari all’anno…)