Le discussioni che continuano ad animare il paddock, spostatosi a Silverstone per i primi allestimenti del weekend di gara, riguardano due temi in particolare: porpoising e budget cap. Proprio su quest’ultimo, il tavolo delle discussioni si è diviso più volte. I top team chiedono una revisione del limite, fissato a 140 milioni, a causa della crescente inflazione. Mentre i team con finanze minori, che accusano gli altri di aver strumentalizzato il tema dell’inflazione come cavillo per richiedere un aumento alla Federazione, non sono d’accordo. E il perché è semplice.
Nell’arco dell’intera stagione questi team hanno un tetto di spesa più basso di quello imposto dalla FIA. Per tanto, aumentarlo significherebbe andare incontro solamente alle richieste dei team maggiori. Cosa che vanificherebbe lo scopo per il quale è nato il budget cap, ovvero, appianare le differenze economiche tra i team e rendere la competizione più equa. Dall’altra parte team principal di alto rango come Christian Horner – Red Bull, Toto Wolff – Mercedes, Mattia Binotto – Ferrari, credono che sia impossibile riuscire a rimanere nel budget senza sacrificare gran parte dello sviluppo.
Una proposta può cambiare tutto
Il nodo da sbrogliare è bello grande, considerando le differenze tra i vari team, ma va sciolto al più presto per evitare di compromettere inevitabilmente il Mondiale in corso. La FIA, secondo le indiscrezioni lanciate dalla testata tedesca Auto Motor Und Sport, avrebbe un’idea per mettere tutti d’accordo. Di cosa si tratta?
La proposta
Alpine, Alfa Romeo, Williams e più recentemente Haas si sono espresse contro l’aumento del tetto massimo di spesa dato che non raggiungono il limite. “Il mio limite di budget è il mio budget”, ha affermato il team principal del team Alfa Romeo Frédéric Vasseur.
La proposta che farebbe gola soprattutto ai team citati, riguarda la gestione dei proventi della categoria, che Liberty Media solitamente distribuisce al termine della stagione. Secondo quanto riportato da Auto Motor Und Sport “Liberty Media dovrebbe pagare a tutte le squadre una certa somma in contanti. Alcuni parlano di tre milioni di dollari, altri del 3% dell’attuale limite di spesa di 140 milioni. Sarebbero 4,2 milioni di dollari. Questi soldi potranno quindi essere spesi senza rientrare nei conteggi del budget cap. Questo ovviamente andrebbe anche a vantaggio delle squadre che sono al di sotto del limite.”
Cosa cambierebbe?
I soldi per contrastare l’inflazione, arriverebbero non per gentile concessione di Liberty Media, ma attingendo ai premi che le squadre ricevono a fine stagione. Il compromesso dunque ricadrebbe principalmente sui top team, che potrebbero perdere circa il 14,5% dei proventi, mentre quelli minori ne trarrebbero un maggior vantaggio dovendo rimetterci il 7%.
Le prime risposte
Sempre dalla testata tedesca arrivano le prime dichiarazioni di chi si è espresso su questa proposta. Secondo il team principal dell’Alpine, Otmar Szafnauer, quello proposto dalla FIA sarebbe un giusto compromesso: “Se tutti ne traggono lo stesso vantaggio, per noi va bene.” Parere condiviso anche dal team principal della Haas, Guenther Steiner: “Sarebbe un buon compromesso, perché ne trarranno vantaggio anche le squadre che non raggiungono il limite di budget”.
Al momento questa sarebbe solo una proposta, e purché interessante, è opportuno frenare l’ottimismo finché le carte non saranno firmate e gli accordi resi pubblici. Tuttavia, dato che il tempo stringe e il pressing dei protagonisti aumenta, siamo fiduciosi che si possa trovare a breve un accordo che metta fine alle discussioni.
Fonte: Auto Motor Und Sport