A Jeddah la notte è stata più lunga del previsto. Concluse le FP2 i piloti hanno deciso di riunirsi per discutere sul tema caldo della giornata, l’attacco di un gruppo di milizie dello Yemen a un impianto Aramco a poche decine di chilometri di distanza dal circuito che continua a bruciare vistosamente nella notte. Si è discusso ad oltranza, i piloti che avevano già manifestato il loro dissenso sulla decisione di proseguire con le diverse sessioni, sono stati raggiunti dapprima da Stefano Domenicali e da Ross Brown, successivamente dai team principal che già in prima serata avevano manifestato la propria volontà a correre, tranquillizzati dalle autorità locali che hanno sottolineato la sicurezza che circonda il Circus.
Quattro ore dopo, alle 2:30 ore locali (00:30 italiane) terminato l’incontro tra i piloti la sensazione è quella di essere arrivati ad un accordo: si può correre. Lo riporta anche Sergio Perez, che dà la buonanotte con un tweet in cui scrive “Pronto e concentrato per le qualifiche di domani!”
La parola “fine” alla questione arriva proprio nelle prime ore del mattino con i comunicati ufficiali di F1, FIA e della Grand Prix Drivers’ Association (GDPA), capitanata da George Russell.
“La Formula 1 e la FIA possono confermare che, dopo le discussioni con tutti i team e i piloti, il Gran Premio dell’Arabia Saudita di Formula 1 della FIA 2022 continuerà come programmato. Dopo l’incidente ampiamente riportato che ha avuto luogo a Jeddah venerdì, c’è stata un’ampia discussione tra tutte le parti interessate, le autorità del governo saudita e le agenzie di sicurezza che hanno fornito assicurazioni complete e dettagliate che l’evento è sicuro. È stato concordato con tutte le parti interessate di mantenere un dialogo chiaro e aperto durante l’evento e per il futuro.” (comunicato congiunto tra F1 e FIA)
“I ministri del governo saudita hanno spiegato come le misure di sicurezza siano state implementate e portate al massimo” afferma la GDPA che nel comunicato ha ribadito l’inquietudine dei piloti nel vedere la grande nube di fumo sollevarsi alle loro spalle mentre proseguivano il loro lavoro in pista.
Si correrà dunque a Jeddah, sperando che quello accaduto nella giornata di Venerdì sia solo un brutto “inconveniente” in un weekend di festa in cui a parlare sia solamente la pista.