Non ce l’ha fatta ad Abu Dhabi Leclerc a riportare il titolo mondiale a Maranello. Nonostante una grandissima rimonta sul circuito di Yas Marina, il monegasco, così come Sainz, si è dovuto arrendere alla prestazione offerta in pista da Norris e McLaren. Si conclude così, con un terzo posto di grande valore, la stagione 2024 per Leclerc. Ora, obiettivo primario, sarà farsi trovare competitivi a marzo così come lo si è stati da Monza in poi.
Ad Abu Dhabi Leclerc conquista il podio dietro Sainz e Norris
L’energie e le emozioni che un pilota come Leclerc riesce a trasmettere agli appassionati e alle appassionate sono densissime. Con lui in macchina si può sempre sperare in qualcosa di impossibile, in mosse mozza fiato e in sorpassi lì dove, di solito, non si sorpassa. Questo e tanto altro è Charles Leclerc, ma non sempre questo suo temperamento si rivela vincente, lo sappiamo. Non sempre, come in questo caso, la sua tenacia e la sua foga bastano per arrivare alla vittoria. Si tratta della storia di oggi, con il monegasco che in partenza ha fatto faville. Prima schiva la Racing Bull di Tsunoda rimasta piantata in griglia. Poi, alla staccata della curva sei, si butta tutto esterno e supera gran parte delle vetture in lotta nelle retrovie. Si è ritrovato così al primo giro Leclerc in ottava posizione, su un tracciato dove sorpassare non è mai così scontato.
Una rimonta proseguita fino al terzo posto che, per certi versi, ricorda un po’ quanto fatto da Sebastian Vettel in Red Bulla durante l’edizione del GP di Abu Dhabi dell’annata 2012. Il tedesco, retrocesso in ultima posizione dopo le qualifiche per delle irregolarità sulla sua vettura, riuscì a scalare la classifica fino al gradino più basso del podio, tagliando il traguardo alle spalle di Raikkonen e Alonso. Quei punti per Vettel furono fondamentali per conquistare il suo terzo titolo mondiale a fine stagione. Oggi, invece, la rimonta di Leclerc non ha sortito alcun effetto in ottica campionato costruttori, se non quello di guadagnarsi il merito di aver tenuto aperto il discorso fino alla bandiera a scacchi.
Un risultato, quello di Ferrari, di buona fattura. Soprattutto se consideriamo il livello prestazionale su cui la vettura si era assestata all’inizio di quest’estate. Infatti, se non fosse stato per quel disastroso GP del Canada e per quel pacchetto di aggiornamenti arrivato in Spagna, probabilmente oggi staremo parlando di altro. Ma il merito dei vincitori, ovvero di McLaren, è stato proprio in questo: l’abilità di mantenersi stabili e solidi nelle prestazioni per due terzi della stagione.
Leclerc guarda indietro a quanto fatto con Sainz: “ci siamo spinti a vicenda”
Un Leclerc dal volto triste e abbattuto è quello in quadro a bordo pista una volta terminata la gara. Lewis Hamilton gli si avvicina e gli sussurra qualcosa. Sono loro la nuova coppia Ferrari che, nel 2025, dovranno lavorare duramente per riportare al successo la Rossa. Un futuro imminente, che entro la fine del mese diventerà già presente. Ci pensa Leclerc, pur guardando indietro al tempo trascorso con Sainz. “Lewis ha ottenuto tanti successi in questo sport e sarà stimolante correre con lui. Però ora sto pensando di più all’anno che abbiamo avuto con Carlos. Abbiamo avuto un rapporto fantastico, ci siamo spinti a vicenda e speravo di concludere questi quattro anni insieme con il campionato costruttori. Per il momento c’è grande delusione. Ora avrò quattro o cinque giorni per resettare e cominciare poi a pensare all’anno prossimo“.
Belle parole per il suo ormai ex compagno di squadra, che mettono da parte una volta e per tutte quanto successo a Las Vegas due settimane fa. Quattro anni insieme non sono pochi, ma il finale di questa convivenza non è stato lieto come ci si aspettava. Ed ecco che tra i ricordi si fa strada la delusione per l’obiettivo mancato. Il costruttori non è arrivato, nonostante il secondo posto di Sainz e la grande rimonta di Leclerc in gara.
“Sapevo di dover essere molto aggressivo e che dovevo prendere più rischi possibili per guadagnare il maggior numero di posizioni. Ci sono riuscito però partivamo troppo indietro per fare qualcosa di meglio. Credo che abbiamo fatto il massimo. Fa male ovviamente perché è stata una stagione combattuta fino alla fine. È stato un colpo duro venerdì quando ho saputo della penalità. Abbiamo dato tutto ma abbiamo mancato di poco il nostro obiettivo. Le abbiamo provate tutte“.
Ora, testa al 2025. La Ferrari, con Leclerc e questa volta Hamilton, dovranno ripartire da quanto costruito nel corso dell’autunno, per tentare l’assalto sia al mondiale costruttori, appena sfumato, e sia al mondiale piloti. “Se guardiamo la nostra prima parte dell’anno non eravamo assolutamente in lotta per il campionato costruttori. Poi la seconda parte della stagione è stata molto buona. Speriamo di partire così l’anno prossimo“.