Il capitolo di Sergio Perez in Red Bull sembra avviarsi verso una conclusione tanto amara quanto inevitabile. Nonostante il contratto esteso fino al 2026, firmato appena a giugno, le voci di un suo addio anticipato si fanno sempre più insistenti. Christian Horner, team principal della Red Bull, ha ammesso che l’obiettivo del rinnovo anticipato – dare serenità al pilota messicano – non ha sortito l’effetto sperato. Al contrario, le prestazioni di Perez sono calate drasticamente, trasformando il 2024 in una stagione deludente sia per il pilota che per il team.
Un rinnovo che non ha funzionato
“Quando abbiamo deciso di rinnovare il contratto – ha spiegato Horner – Sergio stava ottenendo ottimi risultati. Aveva raccolto quattro podi nelle prime cinque gare, e l’intento era quello di prolungare questo periodo di forma per il resto della stagione. Ma non ha funzionato. A volte la vita è così”.
Nonostante le difficoltà, Horner ha sottolineato il contributo di Perez negli ultimi quattro anni: “È stato un grande team player e una persona molto popolare nel box. Ha giocato un ruolo fondamentale nei nostri successi, inclusi i campionati costruttori e le cinque vittorie ottenute in Red Bull”. Tuttavia, il team principal ha riconosciuto che la stagione del #11 non è stata all’altezza degli standard, portando il team a dover affrontare un futuro incerto.
Le opzioni sul tavolo
Lunedì, dopo il Gran Premio di Abu Dhabi, Red Bull terrà una riunione con gli azionisti per discutere il futuro della sua line-up piloti. Tra le opzioni al vaglio ci sarebbero due strade principali: risolvere il contratto di Perez con una buonuscita, oppure offrirgli un ruolo di ambasciatore del marchio, mantenendolo nella famiglia Red Bull senza però un posto in griglia.
Un’opzione più complessa, ma meno probabile, potrebbe essere quella di far scendere Perez al team satellite Racing Bulls per il 2025, permettendogli di concludere il contratto senza gravare troppo sul bilancio. Tuttavia, i principali sponsor del pilota, come Telmex e AT&T, non sembrano favorevoli a una soluzione che riduca la visibilità del messicano.
Un rapporto in bilico
La delusione di Red Bull non è solo nei numeri – Perez ha raccolto appena 58 punti nelle ultime 18 gare – ma anche nella perdita di bonus legati al campionato costruttori. La scuderia, infatti, ha dovuto cedere il passo a McLaren e Ferrari, un risultato che ha pesato sulle casse del team e sul morale generale.
Le dichiarazioni di Horner e di Helmut Marko hanno lasciato poco spazio a dubbi. “Perez è abbastanza grande e saggio per capire quale sia la situazione. Nessuno lo sta obbligando in una direzione o nell’altra, ma è evidente che non è una situazione piacevole per lui”, ha detto Horner, lasciando intendere che una decisione è ormai vicina.
Un addio annunciato?
Se da un lato Perez si dice fiducioso di mantenere il sedile, dall’altro le mosse di Red Bull, come il test Pirelli con Yuki Tsunoda e la crescente attenzione su Liam Lawson, sembrano già indicare un cambiamento imminente. La gara di Abu Dhabi potrebbe essere l’ultima per Perez al fianco di Max Verstappen, chiudendo un capitolo di quattro anni fatto di alti – come il secondo posto nel Mondiale Piloti del 2023 – e bassi, come la stagione attuale.