Manca esattamente una settimana e la Formula 1 tornerà in azione con uno degli appuntamenti più attesi del mondiale: Silverstone. Diversi team hanno scelto di testare aggiornamenti importanti proprio sul circuito tecnico del Nothamptonshire, per prepararsi all’ultimo allungo prima della pausa estiva. Red Bull e Ferrari sono le grandi attese. La Rossa in Canada ha rialzato leggermente la testa dopo le disfatte a Barcellona, Monaco e Baku, ma adesso serve la vittoria per riprendersi la leadership del Mondiale, tenuta saldamente dalla Red Bull. Alla vigilia della settimana che ci porterà a Silverstone Christian Horner ha parlato a RacingNews365 e ad altri media del pacchetto di aggiornamenti tanto atteso per Silverstone, e di un cambio rotta a causa di un problema che rischia di compromettere anche altri team.
La RB18 è pressoché perfetta
La RB18 è arrivata a vincere sette delle nove gare della stagione, comprese le ultime sei di fila, grazie ad un continuo sviluppo e un progetto di base vincente. La creatura di Adrian Newey oltre ad essere la più efficiente a livello aerodinamico è una delle poche a non soffrire il fenomeno del porpoising. Proprio su questo tema e sulla nuova direttiva emanata dalla FIA per risolvere la problematica, si sono recentemente scontrati Horner e Toto Wolff, team principal Mercedes. Red Bull e Ferrari hanno infatti ampiamente protestato in quanto, seppur con metodi e risultati visivi decisamente diversi, sono riuscite entrambe a gestire il problema dei saltellamenti senza dover compromettere le prestazioni delle proprie vetture.
Binotto teme gli aggiornamenti Red Bull
“Mi aspetto che Red Bull porti un grosso sviluppo a Silverstone. Dovremo capire cosa avranno portato rispetto a quello che faremo noi. Poi giudicheremo in pista.” Queste le parole del team principal della Ferrari, Mattia Binotto, dopo la gara in Canada. La Rossa proprio sul circuito di Montréal si è giocata le sue carte facendo scontare il massimo delle penalità a Charles Leclerc che ora dispone di due power unit nuove da poter utilizzare. La rimonta del monegasco combinata alla grande velocità di Sainz che nel finale si è giocato la vittoria con Verstappen, hanno riempito di speranza e determinazione il team di Maranello. Ma c’è un fattore che preoccupa tutti i ferraristi. La Red Bull ha già dimostrato di essere cresciuta notevolmente da Imola, diventando pressoché imbattibile. Ci si chiede dunque cos’altro potrà fare con ulteriori sviluppi.
Le indiscrezioni
Le ultime indiscrezioni suggeriscono che molti dei componenti della vettura siano stati ridisegnati negli ultimi tre mesi, per ottenere un‘ottimizzazione funzionale e di peso. Gli aggiornamenti per Silverstone dovrebbero correggere alcune debolezze “minime” della vettura in termini di prestazione, continuando ad ottimizzare i flussi inferiori, ovvero nei canali Venturi e nelle zone adiacenti, “sotto la veste” della RB18. Proprio a Silverstone l’ultima evoluzione dovrebbe inoltre rappresentare anche un solido punto di partenza per il concetto aerodinamico della futura RB19.
Nelle ultime gare, la Red Bull ha avuto problemi con l’attuatore DRS dell’RB18. A Silverstone, accanto a una versione rivista dell’alettone posteriore, dovrebbe essere introdotto un nuovo attuatore DRS, in evoluzione di quello attuale.
Horner ridimensiona tutto
Secondo quanto dichiarato da Christian Horner la Red Bull a Silverstone non arriverà con il famoso pacchetto di aggiornamenti tanto atteso. Per di più la RB18 non avrà aggiornamenti importanti in nessuna delle gare prima della pausa estiva della F1, comprese quindi Austria, Francia e Ungheria.
“Non porteremo niente di che. Si tratta di un’evoluzione molto modesta, i componenti vengono introdotti man mano che arrivano a fine vita, si tratta di una forma di sviluppo molto diversa da quella che si è vista negli anni precedenti“ ha detto Horner.
Problema budget cap
La ragione che ha indotto il team a fare un passo indietro sullo sviluppo è legata al problema del budget cap. Già nei giorni scorsi il team principal della scuderia austriaca aveva sottolineato l’impatto che il limite di spesa rischia di avere sul Mondiale e sulle sorti dei team costretti a rinunciare allo sviluppo. Problema aggravato anche dall’inflazione. Secondo Horner la FIA dovrebbe valutare seriamente di aumentare il tetto dai 140 milioni attualmente previsti. Un limite che, secondo Horner, almeno il 50% dei team presenti in griglia rischia di sforare.
“So che la FIA sta valutando la questione. Non siamo il team che avrebbe più problemi, penso che Mercedes e Ferrari abbiano costi più elevati. E se si sente parlare di squadre di metà classifica che non rispetteranno il tetto massimo, credo che si capisca che non sia lo sviluppo a contribuire maggiormente a questi costi. Sono i costi fissi delle gare, del trasporto, dell’energia, delle utenze e della fornitura dei componenti, diventati tutti stratosferici. Penso che sia necessario applicare il buon senso perché la situazione potrebbe peggiorare. Abbiamo più introiti, grazie agli accordi che la Formula 1 sta siglando, dunque non è un problema di liquidità“.
Fonte: RacingNews365
Fonte dichiarazioni: FormulaPassion