Il futuro di Daniel Ricciardo è appeso ad un filo. Dall’arrivo in McLaren il pilota italo-australiano ha avuto un rendimento calante, salvo quale exploit, come quello di Monza 2021. Nelle ultime due gare Ricciardo si è piazzato davanti al suo compagno di squadra ma la tensione ai box sembra crescere anche per via di una macchina poco competitiva per un mondiale, ma anche per ambire a delle vittorie. Dopo una recente conversazione con il CEO Zak Brown, Daniel Ricciardo ha ammesso di non dover dimostrare nulla al team, rimarcando al grande boss McLaren di non aver apprezzato le sue “tirate d’orecchio”. Ad alimentare il tutto c’è anche la concreta possibilità di perdere il posto in Formula 1, vista la pressione di giovani talenti.
Inizio complicato
L’australiano si è unito al team papaya nella stagione 2021 nella speranza che un ambiente fresco potesse ridargli quel guizzo perso dall’addio alla Red Bull. Ma a parte la sua vittoria nel Gran Premio d’Italia , l’anno del debutto in McLaren nel 2021 è stato in gran parte difficile. Ormai 32enne, Ricciardo ha iniziato la stagione 2022 con la speranza di un salto di qualità del team. Ma la pista ha restituito una realtà diversa. La McLaren non si è mai avvicinata ai valori di Red Bull e Ferrari, tantomeno a quelli della Mercedes, che si dimostra concreta nonostante le difficoltà. Il team di Maranello ha fatto un gran passo in avanti nella stagione 2022 mentre la McLaren, con la quale lo scorso anno si giocava il terzo posto nella classifica costruttori è rimasta a quei valori lì.
Critiche dall’alto
La pressione, e le critiche non hanno tardato ad arrivare ma in modo bidirezionale. Non solo dai fan e dai media ma anche dall’alto, con dichiarazioni provocatorie fatte da Brown sulle prestazioni e sul futuro del pilota.
Con un contratto fino al 2023, le voci su una sua imminente uscita di scena prima della scadenza prevista erano indubbiamente esagerate, ma l’approccio dell’amministratore delegato della McLaren, che ha ammesso che Ricciardo “non ha soddisfatto le aspettative” ha buttato benzina sul fuoco. Difficile riscattarsi dopo critiche provenienti da ogni fronte, ma le ultime due gare hanno dato più motivazione a Ricciardo di quanto non lo abbiano fatto le parole di Brown.
I risultati sono più importanti
Ricciardo ha infatti sottolineato quanto i risultati in pista siano più importanti delle ramanzine di Brown, che piuttosto dovrebbe pensare a dargli una macchina più competitiva.
“Sicuramente io e Zak abbiamo avuto delle chiacchierate e abbiamo trascorso del tempo insieme. Non è una cosa che si fa una volta all’anno, o una volta ogni due mesi, ma non è che avessi bisogno di un calcio nel sedere per rendere. Non sono uno sciocco. Conosco i miei risultati, so cosa è buono e cosa no“, ha detto l’australiano. “Sta al team cercare di capire se c’è qualcosa che può fare per aiutarmi. Mi sembra che dopo Monte Carlo abbiamo fatto un piccolo passo avanti al simulatore, dove abbiamo provato alcune cose. E anche se il nostro risultato in Canada non è stato buono, gli ultimi due fine settimana sono stati sicuramente migliori e più promettenti“.
Fonte dichiarazioni: FormulaPassion