Una giornata intensa, quella delle prime prove libere a Jeddah. L’attacco all’impianto petrolifero Aramco nei pressi del circuito nel tardo pomeriggio ha portato team, piloti e tutto l’entourage della Federazione e della F1 ad un incontro che si è concluso con la decisione di procedere con il regolare svolgimento degli eventi.
Ma tornando in pista, le forze in campo che hanno spiccato a Jeddah sono sempre due: la Red Bull e la Ferrari. La Ferrari, ha dimostrato di essere arrivata preparata in questo primo back-to-back stagionale. Sebbene non abbia provato ancora il passo gara la F1-75 ha raccolto dati interessanti sul bilanciamento, e i dati sul giro secco, manifestando giusto qualche insicurezza e peccando di imprecisione nell’inserimento nelle curve veloci, come dimostrano i “baci” ai muretti dati da Sainz e Leclerc. A Jeddah il minimo errore si paga caro, la troppa aggressività può essere lo spartiacque tra un trionfo e un disastro, soprattutto in qualifica dove si cerca il giro perfetto. Sotto questo punto di vista la Red Bull sembra la vettura più adatta a questa tipologia di circuito anche se il gap con la Ferrari è sempre minimo.
Consigliati: i top driver
Max Verstappen: lo scorso anno, o meglio, solo 4 mesi fa, ha dovuto dire addio alla Pole per via di un errore minimo. Sa dove e come cercare il giro perfetto, e ha imparato la lezione dalla scorsa stagione. La sua RB18 sembra volare a Jeddah e si dimostra competitiva anche sul passo gara. Smarcato il problema dell’affidabilità, esclusa dall’out in Bahrain che riguarderebbe invece un problema di calcolo di benzina da inserire nella monoposto, Max è chiamato a conquistare quanti più punti possibili per tornare in gioco.
Charles Leclerc: Indubbiamente Charles merita la vostra considerazione dopo l’ottimo weekend in Bahrain. La F1-75 è affabile con il monegasco che, a differenza del suo compagno di squadra, ha dimostrato, anche nella giornata di oggi, di avere un gran feeling con la monoposto della “nuova era”. La Ferrari è arrivata preparata a questo appuntamento back-to-back e dopo la doppietta vuole confermare la propria supremazia, perché si sa, una vettura che va bene su tipologie diverse di circuiti difficilmente può essere battuta. In qualifica tuttavia sarà necessaria la buona dose di aggressività e rigore, vista la pericolosa vicinanza dei muri. Charles riuscirà a tenere i nervi saldi?
Consigliati: le scelte a basso costo
Valtteri Bottas: potremmo vedere un centro classifica piuttosto variegato a Jeddah e in questo il nome di Bottas. Valtteri sembra adattarsi bene all’Alfa Romeo motorizzata Ferrari. Valtteri è stato l’unico del gruppo di piloti di cui faceva parte, ad aver risposto in modo positivo alla conferenza stampa pre-weekend, ribadendo il gran lavoro di Ferrari e Alfa per arrivare ai risultati che stanno arrivando.
Nicholas Latifi: Bonus ultimo posto, c’è da dire altro? Nicholas della coppia Williams appare quello meno in palla. La monoposto ancora non ha espresso il suo potenziale, qualora dovesse averlo, vuoi anche per la poca potenza del motore Mercedes.
Esteban Ocon: Ce lo aspettavamo peggio questo inizio di stagione da parte dell’Alpine, tuttavia anche oggi Ocon ha dimostrato di poter seguire il gruppo, posizionandosi, quasi sempre, avanti al compagno di squadra.
Sconsigliati: chi non ha dato segnali incoraggianti
Aston Martin e Haas: La Haas di Magnussen ha avuto ogni sorta di problema possibile e immaginabile a Jeddah. Dapprima una perdita, successivamente la Power Unit ha lasciato a piedi il pilota danese. Che abbia spinto troppo in Bahrain? Mick sembra non soffrire tanto, ma sarà un weekend in salita per il team americano. Un weekend che non si prospetta dei migliori anche per l’Aston Martin, ancora orfana di Sebastian Vettel, non ancora pronto a tornare in pista dopo la positività dei giorni scorsi al tampone per il Covid-19. Entrambi i piloti faticano ad avvicinarsi alla zona punti e questo in qualifica potrebbe pesare parecchio considerando la difficoltà a sorpassare in una pista così stretta.