“Con la McLaren avrei vinto il mondiale ancora prima“. Max Verstappen si era espresso così dopo il GP di Las Vegas che l’ha visto conquistare il suo quarto titolo consecutivo. E, dopo una dichiarazione del genere, non è mancata la risposta di chi la guida, quella McLaren. “Avrebbe dovuto fare il comico o qualcosa del genere”, ha dichiarato Lando Norris alla vigilia del GP del Qatar. “Max può dire quello che vuole, ma io non sono assolutamente d’accordo. È un grande pilota, ma quello che ha detto non è vero”.
Norris: “Non meritavamo il titolo, ma siamo sulla strada giusta”
Il pilota della McLaren ha riconosciuto che la monoposto è stata tra le più veloci per gran parte della stagione, ma ha sottolineato come, soprattutto nella prima metà dell’anno, non fosse in grado di competere con la Red Bull. “Quando io vincevo, Max era secondo o terzo. Quando vinceva lui, io ero quinto o sesto. Non penso che avremmo potuto o meritato di vincere il titolo piloti quest’anno”, ha spiegato Norris. Nonostante questo, il pilota britannico si è mostrato ottimista per il futuro: “Sono fiducioso che, per la prima volta nella mia carriera, entreremo in una nuova stagione con l’obiettivo di lottare davvero per il titolo”. Titolo che, nel frattempo, può arrivare questo weekend in Qatar, sebbene si “limiti” alla classifica costruttori.
Norris ha anche sottolineato le difficoltà e le pressioni che derivano dall’avere un compagno di squadra competitivo come Oscar Piastri, capace di ottenere due vittorie nel 2024, solo una in meno di lui. “Io e Oscar ci spingiamo a vicenda, ed è fondamentale per migliorare. Max, invece, non ha qualcuno che lo metta davvero sotto pressione all’interno del team. Questo lo rende libero da confronti interni, ma al tempo stesso può limitarlo in certi aspetti dello sviluppo”.
La risposta di Verstappen
La contro-risposta di Verstappen si è fatta attendere ancora meno. “Non mi sorprende la risposta di Norris, ma nessuno deve rispondere. So perfettamente cosa posso e cosa non posso fare. Non abbiamo bisogno di perdere tempo a cercare di insultare la gente o cose del genere”.