Il Gran Premio di Las Vegas non ha riservato alla Ferrari il risultato sperato. Nonostante il terzo e quarto posto conquistati da Carlos Sainz e Charles Leclerc abbiano permesso alla Scuderia di guadagnare 12 punti sulla McLaren nella classifica Costruttori, il weekend ha messo in luce una serie di difficoltà, sia tecniche che strategiche, culminate in tensioni ai box tra i due piloti. Frederic Vasseur, Team Principal della Ferrari, ha analizzato la situazione nel post-gara di Las Vegas , cercando di fare chiarezza su ciò che è andato storto.
Ferrari frenata dalla direttiva tecnica?
Uno dei temi caldi del weekend è stato l’introduzione della nuova direttiva tecnica della FIA, che ha imposto modifiche ai pattini del fondo vettura per proteggere il plank dall’usura. Vasseur non ha nascosto il disagio per i tempi stretti concessi ai team: “La direttiva tecnica è stata molto tardiva, l’abbiamo ricevuta soltanto venerdì, una settimana prima delle qualifiche. Questo ha avuto un impatto significativo sul budget, perché abbiamo dovuto rifare tutti i pattini.”
Tuttavia, il Team Principal ha voluto precisare che i problemi del weekend non sono imputabili unicamente a questo cambiamento regolamentare: “Non è una scusa. La nostra principale difficoltà è stata la gestione delle gomme, soprattutto nel primo stint. Mercedes ha fatto un lavoro migliore, riuscendo a massimizzare le prestazioni su una pista dove il graining ha fatto la differenza.”
I problemi in gara dettati dalle gomme
La gara di Las Vegas ha messo in evidenza quanto il degrado degli pneumatici abbia condizionato le performance della Ferrari. Il forte graining iniziale ha penalizzato soprattutto Charles Leclerc, come ha spiegato Vasseur: “Nel primo stint, Leclerc ha provato ad attaccare Russell e questo ha aumentato il degrado. Nei successivi stint, dove è stato più conservativo, la situazione è migliorata. Questo dimostra che non dipende solo dall’auto, ma anche da come si gestisce il ritmo di gara.”
Anche le strategie non sono state esenti da critiche. L’episodio più emblematico è legato alla seconda sosta di Carlos Sainz, richiamato ai box per poi essere lasciato in pista all’ultimo momento. “C’è stata confusione,” ha ammesso Vasseur. “Carlos voleva rientrare, ma noi volevamo tenerlo fuori per evitare il traffico e guadagnare posizioni. È stato un caos, ma sono situazioni che capitano quando si cerca di massimizzare ogni dettaglio.”
La battaglia tra Sainz e Leclerc
Il punto più critico del weekend è stato però il sorpasso di Sainz su Leclerc dopo la seconda sosta. Il monegasco, a cui era stato chiesto di mantenere la posizione, si è visto superare dal compagno di squadra, che ha sfruttato le gomme già in temperatura per conquistare il podio. Un episodio che ha generato tensioni palpabili ai box e nei team radio.
Vasseur ha cercato di gettare acqua sul fuoco: “Non sono preoccupato. Sainz era in una situazione migliore con le gomme già in temperatura, mentre Leclerc doveva ancora portarle alla finestra ottimale. Dovremo parlarne, ma non è un problema che ci preoccupa per il futuro. Questi episodi accadono quando si è al limite.”
In Qatar per giocarsi il titolo ad Abu Dhabi
Nonostante le difficoltà, la Ferrari è riuscita a limitare i danni e a mantenere vive le speranze di conquistare il secondo posto nel Mondiale Costruttori. “Preferisco essere a 24 punti di distanza piuttosto che 200,” ha dichiarato Vasseur. “Il campionato è ancora aperto e tutto può accadere. Dobbiamo continuare a spingere fino all’ultima curva dell’ultima gara.”
Il Qatar, penultimo appuntamento della stagione, rappresenta una sfida ostica per la Scuderia, ma Vasseur si è mostrato fiducioso: “Non sarà una pista facile per noi, ma abbiamo avuto weekend difficili in passato e siamo riusciti comunque a fare un buon lavoro. L’obiettivo è mettere pressione alla McLaren e massimizzare i punti disponibili.”
Fonte dichiarazioni: FormulaPassion