Sainz guadagna il gradino più basso del podio a Las Vegas. Una gara complicata che però ha visto lo spagnolo ottenere il massimo risultato possibile. Infine, tanta tensione al traguardo con Leclerc, con quest’ultimo che si è lasciato andare a qualche sfogo di troppo in radio nei confronti dello spagnolo.
Podio a Las Vegas per Sainz dopo il tombino dello scorso anno
L’anno scorso la sfortuna ci aveva visto benissimo con Carlos Sainz qui a Las Vegas. Quest’anno invece, pare che lo spagnolo sia riuscito a svincolarsi dalla sua presa, che nell’edizione 2023 si era presentata sotto forma di tombino. Lasciandosi il passato alle spalle, il 55 della Ferrari ha confermato nel weekend trascorso in Nevada di avere un buon feeling con il tracciato, riproponendosi tra i contendenti alla vittoria dopo un GP del Brasile a dir poco disastroso, soprattutto in ottica costruttori. Non solo, Sainz sta dimostrando gara dopo gara di avere ancora tanta fame di successi, cercando di parzialmente di attenuarla prima di dover dire addio alla Ferrari. Infatti, speriamo che lo spagnolo non si sia fermato a guardare le prestazioni della Williams, sua futura scuderia.
Una foga, alimentata dallo scadere della sua avventura in rosso, che quest’anno ha portato Sainz a firmare la sua migliore stagione in Ferrari. Allo stesso tempo però, nella speranza di ottenere il massimo, non sempre le cose vanno tutte lisce, soprattutto quando di mezzo c’è Leclerc. C’è però da dire che negli anni trascorsi a Maranello, nonostante varie frizioni che ci sono state, il rapporto tra i due è sempre stato buono, nonostante in pista si siano affrontati spesso e a viso aperto. Il precedente lo abbiamo visto durante la sprint di Austin, con Sainz che ha superato Leclerc mentre quest’ultimo stava cercando di tentare un approccio più cauto con i pneumatici.
Leclerc e Sainz: il momento critico dopo la seconda sosta
Oggi il copione si è ripetuto. Dopo una partenza complicata, che aveva visto Sainz lasciarsi sfilare dalla Ferrari di Leclerc, lo spagnolo prima del passaggio alle gomme Hard ha sorpassato il monegasco, il quale troppo forse aveva chiesto alle sue gomme medie nel tentativo di sorpasso su Russell. Per il resto della gara Sainz si è tenuto davanti al compagno fino al momento concitato del secondo pit stop. Dopo un’incomprensione del muretto, che gli è costata ben tre secondi persi e il rischio concreto di una penalità che avrebbe messo la parola fine alla lotta nel costruttori, Carlos Sainz ha rimontato le gomme dure per l’ultimo stint di gara. Successivamente anche Leclerc si è fermato per completare la stessa operazione.
Quando il numero 16 è rientrato in pista si è ritrovato davanti al compagno di squadra, che nel frattempo aveva gomme più calde. Ora, sappiamo dalle parole dell’ingegnere di Leclerc, Bozzi, che il team aveva chiesto a Sainz di non sorpassarlo, in modo da permettere al monegasco di gestire con la gradualità necessaria l’introduzione della gomma dura in pista. Ciò non è avvenuto, con Sainz che alla prima occasione utile ha superato Leclerc, con quest’ultimo amaro in radio con il suo ingegnere: “la prossima volta diteglielo in spagnolo”.
Sainz sulla gara di Las Vegas complicata: “è stata una gara da limitazione danni”
Insomma, non una situazione facile da gestire in pista per il muretto Ferrari, con contrasti che saranno da levigare nelle ore successive alla gara. Tutto pare essersi, come detto, consumato dopo la seconda sosta, con Sainz che ha provato a dare al microfono di Mara Sangiorgio una sua versione dei fatti. “Non voglio cercare colpevoli. Non è il momento di giudicare, dobbiamo capire. Io ero già da due giri che volevo pittare, so che Leclerc arrivava ed era più veloce. Volevo farlo passare e arrivava anche Hamilton. Sarebbe stato difficile poi. Non abbiamo pittato e sono rimasto due giri fuori. Anche nel giro che volevo pittare c’è stata confusione. Le cose non sono andate bene per me. Non sono andate bene per Charles. Non era una buona situazione ma non era facile da gestire. Per questo preferisco prima analizzarla più tardi e non parlare ai microfoni”.
Una escalation confusionaria nata dall’andamento del primo stint su gomme medie, che ha visto tanto soffrire i piloti, fatta eccezione per le due Mercedes. Infatti, anche Sainz è rimasto sorpreso dal passo e dall’usura avuta a inizio gara. “Io mi aspettavo di andare forte con le medie, ma sono durate 8 o 9 giri. Da quel momento è stata una gara di limitazione danni per me. Non mi sentivo a mio agio in macchina, non ero forte. Avrei voluto essere più veloce in modo da lottare con George, però oggi non avevamo il potenziale semplicemente. Per cui oggi ci portiamo a casa un terzo posto, che non è sufficiente per quello che ci aspettavamo ma è il massimo che potessimo fare“.
Sainz su Leclerc: “da anni ci ritroviamo a lottare insieme”
Insomma Sainz, e così Leclerc, hanno fatto ciò che potevano oggi. Peccato per una tensione inutile che si è vista dopo la gara. L’imprevedibile andatura della gara ha portato piloti e squadra a compiere delle sbavature. Tra tutte il ritardo che il muretto ha impiegato nel richiamare Sainz ai box, facendolo uscire addirittura dalla corsia mentre stava rientrando perché i meccanici non erano pronti. Lo spagnolo è stato fortunato perché sarebbe dovuto incappare in una penalità. Solo l’interpretazione fantasiosa del direttore di gara l’ha salvato, leggendo l’evento non come guida pericolosa ma come track limits, in quanto la corsia dei box a Las Vegas è presso la curva prima del traguardo. Poi, chi guarda la F1 da anni lo sa, è difficile chiedere a un pilota con gomme calde, come lo era Sainz, di non superare un pilota che è appena uscito dai box con gomme fredde, come nella situazione in cui si trovava Leclerc.
Sul contrasto con il compagno di squadra Sainz non ha lasciato tralasciare niente, o quasi. Forse un po’ di amarezza mostrata al microfono Sky di Sangiorgio, in quanto quest’ultima gli ha raccontato di aver parlato con un Leclerc arrabbiato. “Io ho accordato con lui di non dire niente con lui ai media. Sono cose tra lui e me. Io non apro la radio mai, non parlo mai media. Non è una cosa bella da fare“. In precedenza, però, Sainz prima della sfarzosa festa del podio, aveva anche tentato di minimizzare l’accaduto. “È stato così per anni. Io e Charles ci ritroviamo ruota a ruota ogni due o tre gare. Perché condividiamo lo stesso pezzo d’asfalto, entrambi siamo competitivi e abbiamo un passo simile“.