Il GP di Las Vegas torna a illuminare la notte dopo il debutto dello scorso anno, con le prime prove libere pronte a scattare nel cuore della notte italiana, dalle 3:30 alle 4:30. Una cornice unica quella del Nevada, che unisce il fascino del motorsport al glamour della Sin City, per un weekend che promette scintille sia in pista che fuori. Le FP1 assumono un ruolo cruciale, non solo per testare le condizioni di una pista tanto spettacolare quanto tecnica, ma anche per osservare le conseguenze della nuova direttiva tecnica della FIA, che potrebbe cambiare gli equilibri. Ferrari, in particolare, è chiamata a un delicato lavoro di adattamento, con il rischio di dover rialzare le sue monoposto e perdere downforce. Tuttavia, la Scuderia di Maranello arriva con aggiornamenti che potrebbero rivelarsi decisivi nella caccia ai 36 punti di distacco dalla McLaren nel mondiale Costruttori.
Un anno fa, le FP1 furono segnate da un imprevisto memorabile: Carlos Sainz finì contro un tombino sollevato dal passaggio delle vetture, causando la sospensione della sessione e uno slittamento delle FP2 fino alle 2:30 del mattino locale. Un episodio che riassume perfettamente quanto questo GP sia diverso dagli altri, a metà tra spettacolo e caos. Ma se la prima edizione lasciò qualche dubbio per l’organizzazione, la gara stessa ricevette applausi unanimi per lo spettacolo offerto.
E mentre la Ferrari sogna una rincorsa iridata, occhi puntati anche su Max Verstappen, che potrebbe chiudere qui la partita per il titolo Piloti, forte dei 62 punti di vantaggio su Lando Norris. In questo scenario, ogni dettaglio farà la differenza, e le luci del Nevada promettono di regalarci una nuova notte da ricordare.
Mercedes al comando, difficoltà per Verstappen: una Las Vegas scivolosa apre le FP1
La prima sessione di prove libere a Las Vegas inizia con una pista ancora molto fredda e scivolosa, paragonata da Liam Lawson a una guida sul bagnato. I primi a scendere in pista nelle FP1 a Las Vegas sono Piastri, Zhou, Ocon, Gasly e Tsunoda, seguiti dai ferraristi, entrambi su gomma media. Il primo riferimento cronometrico è di Magnussen con un 1:47.656, ma è chiaro fin da subito che i tempi miglioreranno rapidamente con il passare dei minuti. La sessione prende ritmo, e Verstappen si mette in evidenza con il record nel secondo e terzo settore su gomma soft, prima di essere superato da un eccellente giro di Magnussen su gomma media (1:42.645).
La lotta al vertice si intensifica: Leclerc, Hamilton e Russell si alternano in testa, con il sette volte campione del mondo che chiude i primi 20 minuti al comando, sfruttando le basse temperature che sembrano favorire la Mercedes. La Ferrari si mantiene competitiva con Leclerc in terza posizione, mentre Verstappen e Perez, entrambi su soft, occupano solo la settima e ottava piazza.
Non mancano i problemi: Alonso e Stroll non sono ancora scesi in pista, con l’Aston Martin di Stroll bloccata ai box per un guasto tecnico. Verstappen, nel frattempo, blocca l’anteriore sinistra alla curva 14, segno delle difficoltà di adattamento al tracciato, ancora sporco e con molta polvere che si solleva sul rettilineo principale.
Il debutto di Rui Marques come direttore di gara
Nel frattempo, il debutto del nuovo direttore di gara Rui Marques, subentrato a Niels Wittich, non passa inosservato. Marques ha già preso una decisione ufficiale, sventolando una bandiera bianca e nera a Franco Colapinto per non aver rispettato le note del direttore di gara sull’ingresso in pit lane. Il pilota viene prontamente difeso da Russell che precisa: “La linea bianca di ingresso pit lane è quasi impossibile da vedere“, chiamando nuovamente l’attenzione.
Un episodio che sottolinea come la gestione del regolamento e il rapporto con i piloti sarà sotto osservazione in questo nuovo capitolo della direzione gara.
Leclerc e Sainz guidano, ma Norris sorprende
La seconda parte delle FP1 a Las Vegas vede un cambio di ritmo, con i piloti che iniziano a spingere sulle gomme soft. Charles Leclerc si porta in testa con un 1:36.430, un tempo che sembra solido fino a quando il compagno di squadra Carlos Sainz non lo supera con un 1:36.218, malgrado un piccolo rallentamento causato da Colapinto e una bandiera gialla. Le Ferrari sembrano in pieno controllo, occupando il primo e il secondo posto, almeno fino a quando Lando Norris, con la sua McLaren, non si migliora ulteriormente strappando la leadership per soli 53 millesimi.
La classifica dopo 40 minuti riflette una sorprendente competitività tra le prime squadre. Oltre a Norris e alle due Ferrari, si segnala un ottimo Oscar Piastri, terzo con un distacco di appena due decimi dal miglior tempo. Il giovane australiano stava per completare un giro ancora più competitivo, ma ha dovuto rallentare nel terzo settore. Problemi tecnici invece per Verstappen, che lamenta una connessione instabile con il volante e una radio che si attiva da sola. Il suo miglior giro, per ora, lo piazza solo in sesta posizione, ben lontano dai leader.
La Mercedes, nel frattempo, ha continuato il suo lavoro con le gomme medie, aspettando di passare alle soft, mentre Ferrari e McLaren hanno già mostrato un ritmo promettente. Kevin Magnussen conferma una solida prestazione su gomma morbida, posizionandosi quarto, mentre Bottas incassa ufficialmente cinque posizioni di penalità per l’introduzione di una nuova batteria, la quarta del 2024.
A dieci minuti dalla fine, la battaglia per il miglior tempo rimane aperta, con i team che cercano di massimizzare il lavoro su una pista che continua a migliorare e a gommarsi
Mercedes chiude in testa, Hamilton e Russell dettano il ritmo
Negli ultimi minuti delle FP1 a Las Vegas, Mercedes decide di puntare tutto sulla gomma soft, sfruttando al massimo il tempo a disposizione. Lewis Hamilton e George Russell si alternano al comando, regalando alla squadra un promettente 1-2 nel giro secco. Russell si migliora con un giro da 1:35.619, ma è Hamilton a piazzare il colpo finale, segnando un impressionante 1:35.487 e staccando il compagno di squadra di 90 millesimi. La coppia Mercedes rifila quasi mezzo secondo a Lando Norris, terzo con la McLaren, confermando una competitività che potrebbe metterli al centro della scena per il resto del weekend.
Mentre Mercedes dominava sul giro secco, altri team si sono concentrati sul passo gara. Leclerc ha mostrato costanza, girando sul 38,8, un ritmo leggermente superiore rispetto ai tempi di Norris e Piastri, con quest’ultimo più regolare del compagno di squadra. La Ferrari ha anche provato un ultimo attacco con gomma soft nuova per Leclerc, segno che la squadra vuole massimizzare ogni sessione per mantenere vive le sue speranze nel Mondiale Costruttori.
Hamilton sembra essere in grande forma e le prime indicazioni lasciano intuire una Mercedes competitiva, almeno su questo tracciato. Resta ora da vedere se il dominio della W15 proseguirà nelle FP2 e nelle sessioni successive, o se gli avversari riusciranno a colmare il gap.
Ecco la top 10 al termine delle FP1 a Las Vegas
P1 Lewis Hamilton
P2 George Russell
P3 Lando Norris
P4 Charles Leclerc
P5 Max Verstappen
P6 Carlos Sainz
P7 Fernando Alonso
P8 Oscar Piastri
P9 Pierre Gasly
P10 Sergio Perez
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